Castel di Sangro, lavori mal eseguiti sulla ss 652. Lo denuncia “Sulla buona strada”
Castel di Sangro – A Settembre dello scorso anno, grazie ad un tempestivo intervento sollecitato dai cittadini, i soci ed i fondatori dell’Associazione “Sulla Buona Strada”, in poche ore fecero sparire quello che in moltissimi conoscevano come “dosso maledetto”.
Un vero e proprio incubo per gli automobilisti, un pericolosissimo “trampolino di lancio” , ubicato al chilometro 13+600 della SS. 652 Fondovalle del Sangro in prossimità del cavalcavia “Valle Salice II” , che ricade nel Comune di Castel di Sangro a stretto confine con Rionero Sannitico.
Il dosso oltre a provocare numerosi danni meccanici a veicoli in transito, fu causa o quanto meno concausa di un grave incidente stradale, che vide come protagonisti due giovani turisti campani, scampati a cattiva sorte solo per provvidenziale fortuna , atteso che la lama del “guard rail” metallico posto a protezione della scarpata di pertinenza alla sede stradale trafisse l’abitacolo della loro auto.
Oggi a distanza di pochi mesi, tutto è come prima, anzi peggio, poiché il “dosso maledetto” è ricomparso, suffragando un vecchio proverbio che recita “la gatta frettolosa fà figli ciechi”, ma soprattutto mai nessuno ha ripristinato l’efficienza del “guard-rail” divelto a seguito dell’incidente.
A denunciare il tutto è intervenuta, l’Associazione Sulla Buona Strada di Castel di Sangro, presieduta dal Dottor Mario Loparco, nata per occuparsi di sicurezza ambiente e legalità , reduce da una dura battaglia finalizzata a scongiurare la chiusura del distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro.
“ Chiediamo all’ ente proprietario della strada, e agli organi istituzionali competenti di intervenire tempestivamente per ripristinare definitivamente questo pericoloso tratto di strada che costituisce un vero e proprio pericolo per i numerosissimi utenti che vi transitano quotidianamente” hanno commentato a nome del direttivo, Pierluigi Monaco e Domenico Caruso , rispettivamente vice presidente e segretario dell’Associazione.
“E’ inammissibile che nessuno fino ad oggi abbia segnalato la ricomparsa del dosso, ma soprattutto che non si sia provveduto a sostituire quella lama di guard-rail introflessa, instabile e piegata come conseguenza dell’incidente avvenuto lo scorso anno e che nello stato in cui versa non assolve alla funzione di protezione, considerato che si trova a ridosso della scrpata che “apre” al cavalcavia “Valle Salice II”.
Nel caso ciò non avvenga in tempi brevissimi” – aggiungono – “ci riserviamo di intraprendere azioni forti e decise e se occorre anche rivolgendoci agli organi competenti, denunciando eventuali omissioni, inadempienze e responsabilità oggettive che verranno ravvisate. L’immediato ripristino dei luoghi d’altronde è contemplato nel codice della strada e non solo”.
Non siamo abituati a basarci su ciò che i politici dicono che hanno intenzione di fare in futuro per la sicurezza e le infrastrutture, specialmente in periodo pre-elettorale, ma ci basiamo su dati di fatto che a quanto pare evidenziano palesemente che attualmente lo stato d’uso della fondovalle specialmente sul tratto del cavalcavia Salice è a rischio per gli automobilisti, e nessuno sta intervenendo, tutto tace“.
Nei prossimi giorni l’associazione chiederà un incontro con i vertici ANAS e le Prefetture competenti.
1 Comment
Arcangelo Manganelli
4 settembre 2014 at 15:49Il fatto che il problema si riproponga ciclicamente e con frequenza così ravvicinata dopo ogni intervento ( questa volta appena pochi mesi ) , reiterando il rischio per l’incolumità degli utenti, non sembra richiedere chissà quali capacità tecniche di analisi, diagnosi e progettuali definitivamente risolutive, a meno che a qualcuno non convenga allattare periodicamente alla mammella della spesa pubblica guardandosi bene dal rimuovere una volta per tutte il materiale inidoneo di riempimento, a terga della spalletta del viadotto, che la rigonfia e modella? Ci sarà pure un responsabile nel settore tecnico dell’Ente gestore! Un bel calcio nel culo… e fuori! Sostituito con un giovane tecnico capace, volenteroso e responsabile. Si può, si può….. se non in questi casi, quando ?