I Gruppi regionali CAI di Abruzzo e Molise organizzano “Rifugi aperti del Mediterraneo”
Sabato 13 e domenica 14 settembre presso il Rifugio del Falco (1.401 metri slm), sul Pianoro Le forme (Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise), i gruppi regionali CAI di Abruzzo e Molise organizzano la manifestazione Rifugi aperti del Mediterraneo, che comprende un’escursione sul Sentiero di accesso al Monte Meta.
La manifestazione è parte del progetto di ricerca denominato Rifugi del Mediterraneo, avviato da Marcello Borrone e, in questa 5° edizione, ha l’obiettivo di valorizzare la funzione del rifugio nell’Appennino, quale spina dorsale di collegamento fisico, simbolico ed economico dell’Europa centrale all’arco mediterraneo afro-asiatico.
La cordigliera appenninica, (lunga 1.500 km, in 15 Regioni, con 2.519 Comuni, 277 Comunità Montane, 58 Province, 15 Regioni, 15 parchi nazionali, 5 parchi regionali, 74 riserve naturali statali, 72 riserve regionali, il tutto su un territorio di 1.500.000 ha.), con la sua varietà geomorfologia, rende il sistema paesaggistico complesso, differente nella percorrenza e nell’alternarsi delle stagioni, prezioso della presenza di due vulcani, il Vesuvio e l’Etna e delle tante altre testimonianze di luoghi dove sono infiniti i segni dell’uomo.
I rifugi del Club Alpino Italiano e gli stazzi dismessi della pastorizia, da trasformare ad uso turistico, possono costituire il sistema di ospitalità in quota, che integrandosi con la rete dei sentieri, potrà rappresentare una rete infrastrutturale, intimamente integrata con i paesi di valle. La ricerca ha l’obiettivo di costituire la base scientifica con la quale affrontare gli aspetti di pianificazione turistica, di architettura, di edilizia, tecnologici e culturali, volti a ri_utilizzare il patrimonio locale esistente, nell’ambito dello sviluppo sostenibile appenninico.
Rifugi aperti del Mediterraneo, con la sua forma gioiosa, ha il compito di comprendere, nel rispetto della capacità di carico dell’ambiente, come il rifugio si possa trasformare in presidio culturale di un territorio dove sviluppare gli aspetti della educazione ambientale (Centro di Educazione Ambientale), della cultura materiale (prodotti gastronomici, artigianato), immateriale (momenti di approfondimento scientifico, artistico, etnografico, psicoterapeutico), comunicativo (concerti, filmografia, bibliografico) e di sicurezza (Soccorso alpino, incendi dei boschi).
Rifugi aperti del Mediterraneo ha in essere la collaborazione con Slow Food Abruzzo-Molise, per la convergenza degli obiettivi volti alla tutela dei prodotti di identità dal punto di vista ecologico (corretto utilizzo delle risorse naturali, nessun impiego di sostanze dannose per l’ambiente, salvaguardia della biodiversità), a sviluppare strumenti che diano il giusto riconoscimento ai produttori e ai trasformatori (tali da indurli a non abbandonare il millenario lavoro), a rilocalizzare i consumi (comprare prodotti locali significa valorizzare le varietà vegetali e le razze animali del territorio), a sensibilizzare ad un consumo consapevole (delle stagioni, delle caratteristiche organolettiche e in generale dell’importanza culturale che un prodotto locale può rivestire).
Il format della manifestazione prevede un weekend escursionistico che pone al centro il rifugio montano, da cui partire per escursioni alla scoperta dei paesaggi e della flora, della fauna e delle testimonianze dell’uomo delle terre alte e dei parchi, per incontri culturali e di condivisione e diffusione dei saperi e delle conoscenze legate al mondo della pastorizia e dell’agricoltura di montagna.
L’appuntamento per chi volesse partecipare è al Rifugio per le ore 9 di sabato 13 settembre, per l’inizio dell’escursione. Il giorno seguente il ritrovo è, sempre alle 9, in località Pianoro Campitelli (Alfedena) per una passeggiata fino al Rifugio del Falco (1h).
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