Castel di Sangro, No ai giochi a pagamento: la villa comunale è di tutti
Il Comune non concede la villa comunale ai giochi a pagamento. É così straordinariamente normale e controcorrente la decisione della giunta comunale di Castel di Sangro che sembra provenire da un altro pianeta. Con un no sic et simpliciter, il Comune respinge al mittente tutte le richieste avanzate dai privati per occupare spazi con giochi a pagamento nella villa comunale, “l’unico spazio verde attrezzato frequentato quotidianamente da bambini e ragazzi”.
Il Comune dice no perché é l’unico spazio per bambini e ragazzi, no perché basta creare occasioni per facili guadagni inducendo i bambini a spese inutili, eccessive, futili. É tutto scritto nero su bianco su quella delibera che passa quasi inosservata tra delibere di bilancio, piani per l’edilizia e ragnatele burocratiche di varia natura.
In poche righe, la giunta sottrae l’area dei bambini ai predatori di giochi e moneta e difende il diritto di tutti i bambini a giocare liberi e “gratis”, in un’area pubblica di libero accesso e già attrezzata con i giochi pubblici, gratuiti e uguali per tutti.
Una decisione che dovrebbe essere normale in una società ideale ma suona come una piccola ‘rivoluzione’ in una società che si insinua strisciante anche nel diritto dei bambini ad essere bambini.
Loretta Montenero
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