L’angolo dei lettori – Puzza di marcio sul legnatico ad uso civico
Le cittadine di un comune dell’Altosangro sentono odore di marcio sulle modalità in cui viene svolto l’approvvigionamento del legnatico ad uso civico.
Da premettere che le amministrazioni che erogano il servizio, generalmente, affidano l’incarico ad una ditta del settore la quale si è aggiudicata la gara di appalto. Acquistando il legnatico dal comune – ovviamente – si risparmiano tanti soldi: se nel mercato libero, la legna, si acquista a 15 – 20 euro al quintale, con l’uso civico si può comprare a 10 – 15 euro in meno. Varia da comune a comune la quantità complessiva assegnata ad ogni famiglia residente.
Tre cittadine, come dicevamo, hanno inviato una mail, non poco maliziosa, al direttore di TeleAesse ponendo i seguenti quesiti:
Perché nel nostro comune il legnatico non è consegnato a domicilio come nella gran parte dei comuni limitrofi?
Che fine fanno le spettanze annuali dei cittadini che hanno rinunciato al legnatico dell’anno in corso?
La ditta appaltatrice è legittimata a vendere privatamente il legnatico avanzato?
Chi esercita le dovute azioni di controllo?
Gentili lettrici, chi ipotizza dei reati deve presentare la denuncia all’autorità giudiziaria con prove inequivocabili. Per quanto riguarda la consegna a domicilio è opportuno verificare se tale modalità è stata prevista nel bando di aggiudicazione della gara.
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