AltoMoliseSangroVastese: “Segni” di Futuro inseguiti da “Scie” di Lumache
“Chi dorme non piglia pesci” “Cogli l’attimo” “Chi troppo poco vuole, nulla stringe”, sono tanti i detti che potrebbero essere adottati in questa vicenda surreale in cui evidenti sono i segni di uno stravolgimento della Governace Italiana (Riorganizzazione dello Stato) mentre altrettanto evidenti sono le scie lasciate da amministratori locali, lenti a muoversi, come le lumache.
I segni dello stravolgimento sono sotto gli occhi di tutti: Si sta passando da 6 livelli di gestione amministrativa, quali: 1.lo Stato, 2.Le Regioni, 3.Le Province, 4.Le Comunità Montane, 5.I Comuni, 6.i Municipi (dentro le grandi città), a 3 livelli, quali: 1.Lo Stato, 2.Le Regioni o Macroregioni e 3.Aree Metropolitane o Unione di Comuni.
Questo sommovimento è alla base di tutte le decisioni che pian piano stanno emergendo in tutta la politica italiana ed europea. Infatti, si moltiplicano le Unioni di Comuni; le Aree Metropolitane stanno iniziando ad assumere i loro contorni; Le Province, se ancora in piedi con le elezioni di secondo livello, sono sotto la ghigliottina della revisione della Costituzione che le cancellerà del tutto; Le Comunità Montane sono state liquidate o sono il liquidazione. La strada delle Macroregioni, inoltre, è percorsa da un numero sempre più crescente di convinti sostenitori.
In Abruzzo, Il suo Governatore D’Alfonso, intelligentemente, sta cogliendo l’attimo della novità, proponendo al Molise, con l’occhio anche alle Marche, la costituzione, tanto per incominciare, di un Organo Comune alle due Regioni, per problemi connessi al mare, ai porti, alla viabilità stradale e ferroviaria.
In questo contesto, c’è chi scommette ancora, sulla base di elementi del tutto estranei al flusso dell’evoluzione storica, economica e sociale, su concetti quali autonomia, indipendenza, campanile e si arrocca su posizioni retrograde al limite del leghismo più insensato, perché non confortato neanche da discorsi accattivanti quali quelli della imposizione fiscale da utilizzare solo sul territorio che la produce.
Di più: in questo contesto c’è anche chi, in area alto-sangro-vastese ignora studi approfonditi (Clicca QUI) che fanno di Castel di Sangro il centro di un territorio (identificabile con AltoMoliseSangroVastese) omogeneo per interconnessione storica, sociale, ambientale, economica, culturale.
Parimenti, c’è, in Alto Molise, chi, sempre in riferimento a detti studi, ignora che questo territorio potrebbe diventare nuova terra di confine di una nuova Ciociaria, probabilissima aggregazione, con al centro Frosinone.
Gli Amministratori locali più avveduti, coloro che colgono attentamente questi segni, si rifiutino di percorrere le scie lasciate da loro colleghi più conservatori o meno innovatori e percorrano l’autostrada del futuro, lasciandosi alle spalle decenni di mera, banale e, molto spesso, inefficace amministrazione della cosa pubblica. La loro azione innovatrice è dovuta ad una popolazione che sta soffrendo una desertificazione demografica, economica e sociale intollerabile.
Enzo Delli Quadri
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