Rivisondoli – E’ la roccolana Alessia del Castello la Madonnina del presepe vivente
Gesù bambino sarà Lorenzo Verlingieri, Andrea Margadonna vestirà gli abiti di San Giuseppe e Maria Stella Di Geronimo interpreterà la Madonna dell'Annunciazione
E’ Alessia Del Castello, quindici anni, la Madonnina del 64° Presepe vivente di Rivisondoli, in programma il prossimo 5 gennaio 2015, in località Piana di Piè lucente. La Madonnina, per la prima volta nella storia del presepe, è stata presentata oggi alle 18, a Sulmona, nella Rotonda di S.Francesco. L’evento, grazie alla novità della presentazione nel capoluogo peligno, in occasione della rassegna internazionale dei presepi, promossa nell’ambito delle manifestazioni di “Ars, eros e cibus”, si apre così al territorio.
Alessia Del Castello è di Roccaraso e frequenta la seconda classe del Liceo scientifico di Castel di Sangro. San Giuseppe sarà invece impersonato da Andrea Margadonna, venti anni, di Rivisondoli. A vestire i panni dell’Arcangelo Gabriele sarà Laura Iarussi, tredici anni, di Rivisondoli, mentre la Madonna dell’Annunciazione sarà Maria Stella Di Geronimo, sedici anni di Pescocostanzo. Lorenzo Verlingieri, ultimo nato dell’anno a Rivisondoli, come da tradizione, sarà il Bambinello Gesù. “Sono molto emozionata di impersonare la Madonnina – ha detto Alessia Del Castello – comprendo bene l’importanza di questo ruolo e al primo momento sono stata esitante, poi però ho accettato volentieri di vestire i panni della madre di Gesù, non volendo negare il mio contributo alla vitalità di questa tradizione”.
Margadonna, nei panni di San Giuseppe, ha invece sottolineato l’importanza di “tenere viva la tradizione del presepe vivente ed è perciò significativo che oggi sia affidata alle giovani generazioni”. Allo stesso Margadonna, nel 1995, toccò impersonare il Bambinello di Betlemme, mentre i nonni materni interpretarono San Giuseppe e la Madonnina. Dunque la sua presenza rinnova una tradizione anche familiare.
Alla presentazione nello scenario della Rotonda di S.Francesco è intervenuto il sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia. “Il presepe vivente del nostro paese, unico nel suo genere, è sempre un richiamo a valori di serenità e di pace tra gli uomini, valori essenziali nel momento critico che la nostra società attraversa – ha sottolineato il sindaco di Rivisondoli – inoltre queste tradizioni, che sono le nostre radici, sono veicolo di promozione turistica ed economica per il nostro territorio, vanno tutelate e sviluppate, anche come evento coinvolgente l’intero Centro Abruzzo”.
In mattinata, a Rivisondoli, nel pieno rispetto della tradizione, i personaggi del presepe si sono recati in processione, dalla chiesa del Suffragio alla chiesa di S.Nicola di Bari, patrono del piccolo centro dell’Alto Sangro, dove il parroco don Daniel Cardenas ha celebrato la messa solenne della Festa dell’Immacolata. A conclusione del rito religioso i personaggi sono stati presentati all’intera comunità. “Il presepe vivente nacque nel 1943, in un momento reso difficile e sofferto a causa della guerra e dell’occupazione tedesca – ha spiegato il parroco – anche oggi nella società avvertiamo il bisogno di ritrovare i valori della pace, della concordia, della sacralità della vita e della famiglia e coltivando questi valori il presepe diventa messaggio di speranza e di rinascita spirituale e morale per tutti”.
Nell’omelia don Daniel ha sottolineato come il presepe, facendo rivivere il mistero dell’incarnazione, riproponga la necessità di “riconoscere priorità, nella vita di ogni giorno, a Dio creatore dell’uomo e della storia”. Infine Geppy eventi e Massimo Di Francesco, organizzatori della manifestazione, hanno rilevato come “ogni anno l’organizzazione dell’evento rappresenta una grande emozione ed un privilegio di cui essere grati all’amministrazione comunale e alla comunità di Rivisondoli, per l’opportunità offerta agli organizzatori, sempre impegnati, con grande passione, alla migliore riuscita dell’evento”.
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