Polstrada Castel di Sangro, colpo di scena! Intervista al sindacato Siulp
Dipende dalla volontà univoca dei comuni il mantenimento in vita del presidio a Castel di Sangro. Alcuni sindaci però non sembrano interessati: Perchè?
Il SIULP, contesta il progetto del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che prevede la chiusura selvaggia di 253 presidi di sicurezza sul territorio nazionale, tra i quali, il Distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro e il Posto di Polizia Ferroviaria di Sulmona.
L’irrazionale piano di chiusura di molti uffici di polizia sul territorio Nazionale, sostenuto dal Capo della Polizia, qualora realizzato, penalizzerebbe la sicurezza dei cittadini sul territorio, lasciando invece inalterato il numero delle Direzioni Centrali del Dipartimento di P.S.. Queste ultime, a fronte delle 9 previste dall’ordinamento dell’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, la legge 121/81, sono oggi lievitate a ben 19, mentre il numero del personale della Polizia di Stato, in pochi anni è sceso da 117.000 a 95.000, con una carenza di 22.000 uomini.
Diminuiscono i poliziotti, diminuisce la sicurezza per i cittadini sui territori, aumentano, invece le articolazioni di comando del “palazzo” e con esse le poltrone ed i posti funzione.
Se venisse realizzato quanto prospettato, senza pianificazione e senza il coordinamento con le altre forze di polizia, in un sol colpo verrebbero strappati all’ l’Alto Sangro e alla Valle Peligna due presidi di legalità fino ad ora impegnati per difendere e tutelare i cittadini.
La sicurezza è un diritto, e i diritti non possono essere tagliati, soprattutto, come in questo caso, se inutile ed estremamente dannoso. La soppressione della Polizia Stradale di Castel di Sangro, ad esempio, che opera sulla Strade Statali 16, 17, 83 e 652 Fondo Valle Sangro, sui percorsi che conducono al Parco Nazionale d’Abruzzo, al primo bacino sciistico nel centro sud con oltre 110 Km di piste e sui comuni di Alfedena, Ateleta, Barrea, Castel di Sangro, Civitella Alfedena, Opi, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia, Roccaraso, Scontrone, Villetta Barrea e Pettorano sul Gizio, lascerebbe sguarnita un’ampia fetta di territorio nelle ore diurne e notturne; così come la chiusura del Posto di Polizia Ferroviaria di Sulmona lascerebbe abbandonati a loro stessi pendolari e viaggiatori che frequentano il secondo scalo ferroviario più importante della regione Abruzzo.
Il SIULP sta sostenendo una forte forma di contrasto nei confronti di un progetto di chiusura dei presidi di polizia ritenuto affrettato e scoordinato e con una dettagliata lettera ha informato, per le iniziative che si riterranno opportune a favore della tutela e la salvaguardia della cittadinanza, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, la Senatrice della Repubblica Paola Pelino, i sindaci di Sulmona, Castel di Sangro e dei comuni dell’Alto Sangro, i consiglieri regionali di maggioranza Pierpaolo Pietrucci e Andrea Gerosolimo, oltre che il Prefetto, il Questore ed i Dirigenti dei Compartimenti della Polizia Stradale e Ferroviaria.
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