Ditelo a TeleAesse 5^ puntata: SS 652, la vergogna di Abruzzo e Molise
Asfalto sgretolato, buche e affossamenti che mettono in serio pericolo la tenuta di strada delle automobili. Si presenta così la SS 652, arteria definita “A scorrimento veloce”, tra Castel di Sangro e Ateleta. Giunge in redazione il video accompagnato dalla sacrosanta protesta di un contribuente: “Impossibile procedere alla velocità prevista dalla segnaletica ed inimmaginabile trasportare in automobile una donna in stato interessante”. Eppure le tasse le paghiamo: Anas, dove sei?
Dopo pochi mesi dal rifacimento del manto stradale sulla S.S. 652, la transitabilità è tornata nuovamente pericolosa. Crateri al centro della carreggiata stanno esasperando la popolazione che ogni giorno deve percorrere il tratto che va da Castel di Sangro in direzione Adriatica. Gravi criticità si riscontrano a ridosso dei cavalcavia e alle porte di Sant’Angelo del Pesco e Ateleta con buche superiori al metro di larghezza. Nel video è possibile riscontrare in prossimità delle buche, grandi difficoltà di manovra per evitare di finirci dentro.
La velocità media degli automobilisti su questa strada è di circa 70-80 km orari e dalle prime ore dell’alba, specialmente con la visibilità ridotta a causa della poca luce, possiamo registrare già diversi episodi di pneumatici tagliati e cerchi lesionati. Sono intervenuti gli addetti Anas per tentare di coprire le buche e scongiurare ulteriori problemi, ma la pioggia scesa in questi giorni ha vanificato l’intervento “riparatore”. Abbiamo potuto riscontrare anche una quantità decisamente insufficiente di asfalto per poter ripristinare la normale viabilità su tutto il tratto stradale.
Un problema che puntualmente si ripresenta ad ogni pioggia o nevicata stagionale, e l’unica ovvietà riscontrata durante questi problemi, è la dislocazione dei segnali stradali di pericolo e limitazione di velocità, proprio per tutelare il concessionario stradale da eventuali denunce da parte degli automobilisti.
Altro caso analogo, risulta essere l’ormai “irreparabile dosso” alle porte di Castel di Sangro che dopo essere stato fresato, zappato, spianato e tanto altro ancora rispunta sempre come un fungo sotto il manto stradale. Tutto questo a discapito del contribuente che continua a pagare le tasse per avere un viabilità degna di questo nome, oltre ai gravi rischi che gli utenti possono correre, proprio come accadde la scorsa estate a due automobilisti malcapitati.
Michele Di Franco
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