“Gl’ Cierv” , leggenda senza tempo, si prepara a conquistare Castelnuovo al Volturno
L'antica maschera zoomorfa dell'Alta Valle del Volturno torna in scena l'ultima domenica di carnevale
I profumi dell’inverno, l’odore della legna, i focolari accesi , l’imponenza delle Mainarde, lontano e confuso nella nebbia, aleggia lo spirito di Charles Molulin, in ogni angolo di Castelnuovo al Volturno. La storia, le leggende, le risatine degli adulti si mescolano a quelle dei bambini, mentre il suono ancestrale delle zampogne, alternato a quello ritmico dei tamburri, accompagna le “Janare“.
Si avvicina l’ingresso della “bestia” nella piazza del paese. Il cervo cattivo vuole ancora uccidere, distruggere, ed affermare il male e la sua rabbia. Emozioni inenarrabili per chi le vive. Rito immortale non scalfito dal tempo terrestre che puntualmente riunisce migliaia di visitatori molisani e abruzzesi, in qualsiasi condizione atmosferica. E’ la magia che si compie da sempre, l’ultima domenica di Carnevale, nell’Alta Valle del Volturno, grazie all’Associazione culturale “ Il Cervo” e al lavoro costante di un irriducibile manipolo di figuranti, attori per una notte, musicisti e coreografi i quali stoicamente tengono in vita la tradizione carnevalesca più antica dell’area pentra.
Ernest Caracillo, il perno dell’evento, musicista ed autore dei brani eseguiti durante il rito dal suo gruppo “Folkanima”, tra cui “St. Michael” e il meraviglioso “Incanto e risveglio” è riuscito a portare fuori i confini nazionali – con successo – la maschera delle Mainarde, divenuta negli anni, il simbolo della Regione Molise.
Come detto, l’ultima domenica di carnevale (15 febbraio ore 17), vale sempre e comunque la pena trovarsi da queste parti dove anche il palato non disdegna, al termine della pantomima, la proverbiale polentata con le salsicce, servita nel luogo della rappresentazione.
Cineamatori, fotografi e giornalisti, instancabilmente, raccontano il rito, ogni anno, caratterizzato da piccole sorprese in grado di stupire anche i più esperti cultori de “Gl’ Cierv”. Partecipare significa saper cogliere gli aspetti raffinati del folclore autentico.
Fabrizio Fusco
Guarda il video, andato in onda lo scorso anno su Tlt Molise.
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