Pescasseroli, Il colle della Regina è salvo. Lo annuncia Carmelo Giura (Pd)
Pescasseroli – Il colle della Regina é salvo. Il nuovo depuratore non nascerà nell’area di elevato pregio ambientale. La campagna mediatica ” Il Colle della Regina non si tocca”, lanciata dal circolo PD di Pescasseroli e il pressing politico portato avanti in questi mesi, ha dato i suoi frutti. Nella riunione odierna in Regione con l’assessore Mazzocca, sono state riconosciute le ragioni degli oppositori allo sfruttamento dell’area.
“Oggi finalmente si può dire scongiurata la violenza al Colle della Regina” afferma Carmelo Giura, consigliere di opposizione del Comune di Pescasseroli. “L’incessante lavoro svolto dai banchi di opposizione, in stretto raccordo con il circolo Pd, nei confronti dell’Ente Parco e della Giunta Regionale, vede concretizzarsi un tavolo di lavoro al Consiglio Regionale per individuare nel più breve tempo possibile una nuova localizzazione dell’indispensabile opera” aggiunge Giura.
Il Comune di Pescasseroli rientra in una procedura d’infrazione dell’Europa per l’inquinamento delle acque. L’azione europea ha reso ancora più frenetica l’attività di realizzazione del nuovo depuratore ma l’area individuata ha sempre incontrato le critiche di tutti, a cominciare proprio dall’opposizione consiliare che oggi finalmente ha raggiunto lo scopo sostenuto dalla maggioranza del paese. “Ringraziamo il Presidente D’Alfonso ma fondamentale in questa fase é stata la determinazione del Presidente del Parco, Antonio Carrara, il quale, analizzata la vicenda nel merito, ha riparato a macroscopici ed inspiegabili errori della passata gestione” spiega Giura.
Oggi é stato deciso che il depuratore nascerà nell’area già precedente oggetto di intesa con l’Ente Parco e che le amministrazioni presenti (Sindaco di Pescasseroli, Presidente del Parco, Regione, Saca, ditta costruttrice e Consigliere di opposizione Carmelo Giura) predisporranno tutti gli atti conseguenti alla nuova localizzazione del depuratore “anche invocando procedure di indifferibilità e urgenza”. É una corsa contro il tempo dunque per evitare le pesanti sanzioni europee.
“Noi – afferma Giura – abbiamo sempre messo a disposizione di una sorda maggioranza che si è arroccata nel palazzo facendo anche di questa materia oggetto di equilibri dei vari e sfaccettati interessi interni alla stessa maggioranza. Certamente dal 2007, da quando cioé vennero commissariati gli Ato, la filiera dei responsabili della sentenza di infrazione europea é lunga ma per colpa grave si deve senz’altro condannare l’attuale amministrazione comunale perché è stata ripetutamente avvisata del l’esito nefasto della vicenda, sin dal suo insediamento nel 2012″.
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