La Transiberiana d’Italia piace al Ministero del Turismo
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, presenterà alla stampa, sabato 11 aprile, l’adesione del Mibact Fondazione delle Ferrovie dello Stato Italiane, che ha il compito di preservare, valorizzare e consegnare integro il patrimonio ferroviario italiano alle future generazioni. La conferenza stampa si terrà, per l’occasione, a bordo di un treno storico con carrozze degli anni ‘20, lungo il tracciato dell’antica ferrovia della Val d’Orcia che partirà da Siena (Capitale della Cultura Italiana 2015) alle ore 11.30, e attraverserà tutta la Val d’Orcia con i suoi meravigliosi paesaggi, farà una sosta a Montalcino, fino ad arrivare alla stazione di Monte Antico.
Locomotive a vapore, diesel ed elettriche, carrozze in legno dei primi del ‘900 e “Littorine” per condurre i viaggiatori sulle linee ferroviarie che collegano borghi e paesi nascosti nel verde, spesso custodi di antichi monumenti, opere d’arte e vivaci tradizioni: un vero e proprio “museo dinamico” alla portata di tutti. Oggi è possibile grazie ai treni storici della Fondazione FS Italiane, restaurati appositamente, che consentono di viaggiare, come in passato, alla scoperta dei tesori nascosti della Provincia italiana.
Quattro gli itinerari: oltre a quello proposto oggi della “Ferrovia della Val D’Orcia”, nell’incantevole paesaggio delle “Crete Senesi”, la “Ferrovia del Lago” in Lombardia, che si snoda da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo; in Abruzzo, la “Ferrovia del Parco”, la seconda linea ferroviaria più alta della rete FS dopo il Brennero che s’inerpica fino a Roccaraso e i boschi della Majella. In Sicilia, infine, con la “Ferrovia della Valle dei Templi”, splendido itinerario che tocca Agrigento Bassa e Porto Empedocle, passando tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio dell’Unesco.
Un viaggio simbolico e reale, tappa iniziale di una proposta forte di sensibilizzazione alla radice più autentica della bellezza italiana, accanto a quella delle grandi méte artistiche: la territorialità diffusa e particolare, una geografia di splendore disseminata ovunque nel Paese. Una Italia da attraversare lentamente per godere maggiormente del piacere della conoscenza e dei nostri tesori.
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