Riserva naturale torrente Callora, tesoro verde di Roccamandolfi
La Riserva Regionale Naturale del Torrente Callora sita nel territorio di Roccamandolfi, voluta e gestita da Italia Nostra Onlus – sezione di Isernia, racchiude stupende e profonde incisioni in cui scorrono torrenti dagli scenari emozionanti. In questi giorni, con l’impegno del personale del Comune e dei soci dell’associazione, si è provveduto a ripulire e rendere maggiormente fruibili alcuni tratti dei sentieri interni all’area protetta con eliminazione di rovi e piante, di pietre cadute dai versanti e interventi di modesta entità per la messa in sicurezza .
Come evidenziato dal Sindaco Giacomo Lombardi, questo è stato solo un primo momento per ravvivare l’interesse per un tesoro naturale di siffatta importanza: una serie di brevi itinerari turistici in una realtà ambientale segreta e ben conservata, con il paesaggio delle profonde gole plasmate dall’acqua cristalline dei torrenti Callora e Torrone, una serie ininterrotta di cascate e scivoli che si gettano nelle pozze, le cosiddette “marmitte dei giganti”, spettacoli geologici di valore scientifico ed una volta ritrovo per gli abitanti di Roccamandolfi, rappresentano, oggi, la patria indiscussa dei numerosi torrentisti, provenienti da ogni parte d’Italia, che la ritengono una delle gole più affascinanti.
La profonda incisione è visibile dal ponte sospeso in corde di acciaio “Ponte Tibetano” che attraversa una delle gole al di sotto delle imponenti rovine del castello medioevale, una volta identificato come fortezza .
Il territorio ai piedi del Miletto entrò a far parte delle aree protette molisane ed incluso nell’elenco ufficiale delle are protette nazionali già nel 2003, proposta da Italia Nostra anche come punto di partenza per la tutela e la salvaguardia dell’intero versante del Matese molisano perché considerata “ Una realtà ambientale che non mostra tracce di frequentazioni attuali e che si presenta con una bellezza intatta, con luoghi di aspetto selvaggio, dominata dal famoso ed castello medioevale che contribuisce a dare fascino ed interesse storico alla zona”.
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