Castel di Sangro, onoreficenze a due carabinieri della Compagnia per meriti di servizio
Il Comandante Provinciale dell’Aquila, Ten.Col. Giuseppe Donnarumma, nel corso della solenne cerimonia dedicata alla festa dell’Arma dei Carabinieri ha conferito le onoreficenze al personale del ‘Quadro Permanente’ nell’ambito provinciale. Tra i beneficiari, due carabinieri in forza alla Compagnia di Castel di Sangro per meritevoli operazioni di servizio.
Al Luogotenente Mario Minchella, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel di Sangro, è stato consegnato un “elogio” con la seguente motivazione: “Luogotenente espressione di una personalità umana di altissimo pregio, animato da vivissimi sentimenti di adesione ai valori fondanti dell’istituzione, contenuti culturali, luminosità di condotta professionale, grado assoluto di lealtà, capacità indiscutibile organizzativa, qualità dei contributi di pensiero ed azione da sempre offerti. risorsa professionale di altissima levatura di interesse provinciale, è portatore di valori e ideali nobili, quotidianamente alimentati attraverso l’impegno e la dedizione totale per il servizio, affrontato in una cornice di rara umiltà e di vero esempio per colleghi e dipendenti, esercitando un azione di comando equilibrata efficace ed autorevole. ininterrottamente al comando del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di castel di sangro per ben 23 anni, ha costituito sia per le autorità che per la popolazione, rigoroso punto di riferimento istituzionale meritando l’ammirazione della società civile e di tutto il personale dipendente, contribuendo ad elevare il lustro e il prestigio dell’arma dei carabinieri nell’ambito della provincia dell’’Aquila”.
Anche al Vice Brigadiere Gianluca Perugini, in servizio presso la Stazione di Villetta Barrea, è stato conferito un “elogio” per aver salvato la vita a una donna: “Addetto a Stazione distaccata, libero dal servizio, appreso che una studentessa era caduta accidentalmente in un canale di deflusso delle acque dal quale, a causa della forte corrente, non riusciva a risalire, restando aggrappata ad un ramo, con ferma determinazione generoso slancio, raggiungeva la ragazza e, superando le difficoltà frapposte dalla natura dei luoghi, riusciva ad afferrarla per le braccia, traendola in salvo”.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.