Festival internazionale della zampogna a Scapoli dal 24 al 26 luglio
Vetrina, motore, luogo di scambio, il Festival di Scapoli ha occupato un ruolo strategico nel momento in cui uno strumento musicale come la zampogna rischiava di scomparire o di restare confinato in un ambito d’interesse riservato pressocchè unicamente agli etnomusicologi e a pochi appassionati.
La manifestazione, nata nel 1975 come Mostra Mercato, venne integrata nei primi anni ’90 con un Festival di respiro sempre più internazionale che, facendo giustizia di una visione riduttivamente folcloristica della zampogna e del suo contesto di appartenenza, ha sdoganato questo antichissimo e tutt’altro che modesto strumento musicale, da un lato recuperandone autenticità, valore e ruolo nell’ambito della cultura popolare tradizionale, dall’altro rendendolo attraente per il gusto e la sensibilità musicale del nostro tempo. I
n altri termini, lo ha attualizzato senza tuttavia fargli perdere la propria anima e le proprie radici; ciò grazie a una caratterizzazione fortemente culturale impressa storicamente all’evento e che si può sinteticamente riassumere:
– nell’essere riusciti a far emergere, dietro l’immagine stereotipata del pastore in cappa e cioce, l’esistenza di repertori musicali espressione di tradizioni religiose e profane radicate nelle comunità dell’Appennino Centro-meridionale, riconoscendo negli zampognari autentici portatori di cultura, testimoni ed interpreti di quelle stesse tradizioni: nell’aver promosso il confronto della zampogna con la creatività musicale contemporanea; nell’aver contribuito a stimolare la sperimentazione e l’innovazione che hanno poi portato alla messa a punto di nuove tecniche costruttive e al raggiungimento di nuove espressività timbriche ed armoniche dello strumento con la conseguente possibilità di creare nuovi repertori che “tradendo” la tradizione continuamente la rinnovano.
Un evento come quello di fine luglio a Scapoli, però, non è solo laboratorio culturale o luogo di incontro e di scambio. Esso è anche occasione di divertimento all’insegna di suoni, colori e sapori che riempiono i vicoli e le piazzette del piccolo borgo fondato dai monaci di San Vincenzo al Volturno sul finire del X secolo ai piedi del massiccio protettivo e luminoso delle Mainarde. Inoltre, richiamando a Scapoli un pubblico numeroso, affezionato e motivato, proveniente da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, la Mostra Mercato e il Festival costituiscono un potenziale volano dell’economia locale attivando un flusso turistico qualificato e sostenibile.
Infine, rispetto ad altri eventi musicali “zampognari” o più genericamente “etnici” nati un po’ ovunque in Italia negli ultimi anni, la manifestazione di Scapoli ha dalla sua almeno due punti di forza in più. Il primo, è nella sua lunga continuità cui è strettamente connesso l’aver mantenuto fissa nel tempo la data di svolgimento: l’ultima domenica di luglio alla quale, sempre a partire dai primi anni ’90, si è andato aggiungendo l’intero fine settimana. Il secondo, come viene riconosciuto da più parti, è nell’aver saputo “riconoscere e comunicare un elemento cardine della nostra identità più originaria (la zampogna) e costruire su di esso operazioni strategiche e colte capaci di diventare marketing territoriale”.
(festivaldella zampogna.it)
Il programma
ore 17.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Presentazione della XXXIX Mostra Mercato e Festival Internazionale della Zampogna
ore 18.00
Apertura stands della XXXIX Mostra Mercato e Festival Internazionale della Zampogna a cura dei Maestri Artigiani di Scapoli
CONCERTO
Suonatori tradizionali e gruppi di riproposta di Scapoli e dell’area mainardica
I Malembe
I Patrios
Sabato 25 luglio 2015
Ore 11.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Visite guidate a cura di Gabriella Izzi
ore 12.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Momenti di Festival: proiezione di video e foto dei Festival
ore 16.30 Piazza Martiri di Scapoli
Esibizione del gruppo di danza popolare “Terramare” diretto da Serena Petronio
ore 17.30 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Conosciamo le Launeddas – stage a cura del Maestro Stefano Pinna
ore 21:00 Piazza Martiri di Scapoli
CONCERTO
ZampognAntica
Municipale Balcanica
I Dissonanti
Antigua
Domenica 26 luglio 2015
Ore 10.00 Suoni in libertà
Esibizione musicale per le vie e piazze cittadine di suonatori di Zampogne e Ciaramelle
Gruppi Folkloristici e di musica popolare
ore 11.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Conosciamo le Launeddas – stage a cura del Maestro Stefano Pinna
ore 12.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Momenti di Festival: proiezione di video e foto dei Festival
ore 15.30 Piazza Martiri di Scapoli
Esibizione dei gruppi folkloristici:
“Le due Torri” di Miranda
“Zig Zaghini” di San Giovanni in Galdo
ore 17.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Riconoscimento alla memoria di Palmerino Ricci, celebre suonatore di Ciaramella
ore 17.30 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Cerimonia di consegna degli strumenti:
Ciaramella Scapolese della famiglia di Palmerino Ricci
Le Launeddas e le Benas della Sardegna di Stefano Pinna
Le Pariglie di Ance in Canna per Zampogne di Sabato Viciconte
ore 18.00 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Consegna del brano per Zampogne “Accompagnamm o’ Bambeniell” di G. Raffone, L. Rizzo, L. Quattrocchi
ore 18.30 Museo Internazionale della Zampogna “P. Vecchione”
Istituzione del Premio Nazionale “La Zampogna è Donna”
Riconoscimento a Giusy Scaccia, suonatrice e cultrice della tradizione zampognara
ore 21:00 Piazza Martiri di Scapoli
CONCERTO
Apertura del concerto finale del Festival a cura del Maestro Stefano Pinna
Diaduit
Kiepò
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