Castel di Sangro, intervista al centrocampista del ‘Cep 1953’ Diego Petrocelli
A poche settimane dall'inizio del campionato il giocatore sangrino si confessa a TeleAesse
La ‘Cep 1953′ si appresta ad affrontare la nuova stagione con un ritorno alle origini: il nome. Da quest’anno sullo stemma della squadra nata da una costola del glorioso Castello dei miracoli, campeggia il nome della città: Castel di Sangro. Una conferma di appartenenza ribadita anche con la nuova campagna della Società che quest’anno ha aperto le porte all’azionariato popolare: in sintesi tutti si possono tesserare diventando contestualmente soci.
Dopo la promozione sfiorata l’anno scorso, sfumata sul campo di Rocchetta, la squadra affronta il nuovo campionato con la conferma in panchina di Mister Varallo e la squadra in blocco andata in campo nella passata stagione, compresi gli innesti arrivati a campionato in corso.
Tra questi c’è Diego Pietrocelli (foto), giocatore di grande carisma arrivato dai “cugini” della Castello 2000. Sul girone di ritorno della passata stagione, Petrocelli da un bel 9 in pagella alla Cep: “é mancato l’ultimo gradino, la promozione per prendere un 10 pieno. Siamo arrivati ai play off con grinta e sacrificio e agguantare quel risultato é stato qualcosa di straordinario anche se la promozione é sfumata all’ultima partita col Rocchetta”
Qual è il rammarico e l’emozione più grande di quella giornata a Rocchetta?
“L’emozione più grande ce l’ha data la gente, i nostri tifosi. Sono stati tantissimi e unici. Avevo i brividi già durante il riscaldamento vedendo sulle gradinate così tanta gente che ci dava una carica assurda con i cori. Poi i gol dedicati ai miei nonni che non ne avevano mai visto uno dei miei. Devo ammettere che il girone di ritorno della passata stagione ci ha regalato emozioni uniche, adrenalina e batticuore. Il rammarico più grande resta la sconfitta e la mancata promozione per aver sbagliato in tutta la partita 20 minuti: i primi 10 del primo tempo e i primi 10 del secondo, in 90 minuti ne abbiamo sbagliato 20, meno della metà che ci sono costati 4 gol. Ma il calcio é così, vince chi la mette dentro più volte.
Dopo il risultato dell’anno scorso che resta comunque brillante malgrado la giornata no a Rocchetta, come si presenta la nuova stagione?
Con un grande gruppo, solido, unito e compatto, merito anche di una Società unica e straordinaria che può contare su dirigenti seri, fantastici a cominciare dal Presidente Lorenzo Caruso che ci sta vicino sempre con grinta e serietà e grazie anche al mister, Federico Varallo. Con la galoppata dell’anno scorso abbiamo restituito fiducia anche ai nostri tifosi riuscendo a trasmettere loro il nostro entusiasmo che ha riavvicinato la gente alla squadra e l’ha riportata al campo; non ci stancheremo mai di ringraziare la gente per il sostegno che ci danno dentro e fuori dal campo. Ci sono tutti i presupposti per fare un altro bel campionato e noi ce la metteremo tutta.
Quali sono gli obiettivi immediati della nuova stagione?
Quest’anno abbiamo l’ambizione di conquistare la promozione diretta, senza passare per i play off. É un obiettivo molto ambizioso per il quale dobbiamo lavorare sodo e con umiltà, perciò partiamo con l’obiettivo immediato di giocare un bel campionato migliorando il risultato del campionato passato per tentare e con tutte le nostre forze di agguantare la promozione, é un risultato che dobbiamo ai colori e alla Storia della nostra Squadra.
Com è il rapporto con il mister?
Varallo è la nostra mente, questo gruppo fantastico è partito da meno di zero e lui ha contribuito a crearlo, riesce a tenerlo unito, la squadra é molto legata e unità intorno al Mister. La Cep si appresta a giocare la sua quarta stagione, la seconda ai suoi ordini. Varallo é diventato un riferimento per tutti, anche fuori dal campo e ci auguriamo tutti che questa stagione sarà quella giusta per festeggiare la promozione. Per me sarà la quarta stagione con Varallo che ho già avuto come allenatore in altre squadre ed é come un padre per me, dentro e fuori dal campo. Speriamo, speriamo davvero di festeggiare la promozione in prima categoria quest’anno.
La Società ha effettuato nuovi acquisti per migliorare l’assetto tecnico?
La Società si sta muovendo benissimo come ha sempre fatto, ha acquistato degli elementi validi che faranno bene sia in campo sia all’interno dello spogliatoio. Chi sceglie questa Società e questa maglia, lo fa perché convinto di fare un’ottima scelta
Vuoi dire che indossare la maglia giallorossa significa aderire a una filosofia, un modo d’essere?
Credo che dopo il campionato dell’anno scorso, indossare la nostra maglia deve essere una scelta convinta perché, permettetemelo, non siamo la seconda scelta o la terza scelta di nessuno.
Polemiche?
No, non voglio alimentare né rimestare il mestolo nelle polemiche, non interessa a me e credo nemmeno ai miei compagni, ci tengo però a sottolineare che indossare questi colori deve essere un onore per la Storia che rappresentano, perciò tutti sono benvenuti nello spogliatoio e non permetteremo a niente e nessuno di scalfire l’unità del nostro gruppo. Chiunque arriverà sarà il benvenuto se si adeguerà al gruppo, all’allenatore e alla Società.
I tuoi obiettivi personali con la maglia della Cep per il nuovo anno quali sono?
Vincere con questa maglia innanzitutto. Sono rimasto perché questo è il mio obiettivo e la Società é al corrente del fatto che ho anche rifiutato offerte da altre squadre con rimborsi in denaro per vincere qui, anche perché credo che in queste categorie sia abbastanza squallido giocare per soldi. Una bella soddisfazione personale sarebbe replicare il risultato della stagione passata con ben 9 reti messe a segno da me. Replicare o addirittura migliorare quel traguardo, sarebbe già una bel risultato.
Chiudiamo questa chiacchierata con un messaggio ai tifosi e ai cugini della Castello 2000:
Si, volevo concludere facendo un grosso in bocca al lupo a mister Bonomi per la sua nuova avventura sulla panchina della Castello 2000 sulla quale ha ottenuto la promozione nel 2012. Di lui ho un ricordo vivo e affettuoso perché quell’anno mi ha fatto crescere tantissimo come ragazzo e come calciatore grazie alla sua grandissima esperienza. I nostri tifosi invece li aspetto al campo sicuro di non deluderli, ci impegneremo al massimo per ripagarli del loro affetto. Li faremo divertire e gioire tutti insieme. Noi siamo la Cep, adelante siempre!
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