Rifondazione Comunista spara a zero sulla gestione dell’impianto a Bocche di Forlì
Interviene anche Silvano Di Pirro sullo scandalo a Bocche di Forlì
La piaga dell’emergenza dei rifiuti in Alto Sangro non può e non deve essere nascosta, semmai va denunciata con maggior vigore considerando che si poteva evitare di arrivare ad un livello esageratamente scandaloso. Sensibilità di pochi in verità.
Tra questi Silvano Di Pirro che non riesce a digerire bene la questione: “La chiusura dell’Impianto di Bocche di Forli, ubicato nel territorio del Comune di Castel di Sangro e vitale per tutto il territorio dell’Alto Sangro, è l’epilogo ampiamente scontato e previsto di una vicenda drammatica dal punto di vista sociale, ambientale e occupazionale” – commenta a TeleAesse – “Montagne di rifiuti, montagne di debiti (un milione di euro accumulati negli ultmi anni), gestioni poco trasparenti, ritardi ingiustificati nei lavori di revamping della struttura hanno decretato la chiusura dell’Impianto di Bocche di Forli che doveva e posteva essere un Impianto unico e all’avanguardia in tutto il suolo regionale. E ancora oggi il lavori di ripulitura e di bonifica imposti e sollecitati ripetutamente dalla Regione Abruzzo non sono cominciati”. Denuncia il responsabile di Rfc “Alto Sangro” avvilito ma combattivo contro l’immobilismo della politica: “La situazione all’interno dell’area dell’Impianto, con il passare dei giorni, diventa sempre più preoccupante.
Una bomba ecologica sul piano della sicurezza ambientale – prosegue – e su quello della salute dei cittadini. Ma la chiusura dell’Impianto di Bocche di Forli ha provocato fortissimi disagi in tutti i Comuni dell’Alto Sangro con vertiginosi aumenti dei costi di trasporto per il conferimento dei rifiuti in altri Impianti. E come sempre a pagare sono i cittadini chiamati a sanare debiti e costi di cattive gestioni dove l’intreccio poco trasparente fra pubblico e privato ha generato la drammatica situazione di degrado e di pericolo che ha fatto chiudere Bocche di Forli”.
Di Pirro lancia con forza l’appello alle popolazioni locali e ai politici regionali: “Tutto il territorio dell’Alto Sangro (unito e compatto) deve chiedere con forza alla Regione Abruzzo di procedere direttamente alla bonifica e alla conseguente rimessa in funzione dell’Impianto di Bocche di Forli perché per l’Alto Sangro quell’impianto è essenziale e di vitale importanza”.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.