Scontrone – Scanno: “Le regole valgono per tutti”, risponde il sindaco Schipani
Alla protesta di alcuni cittadini di Alfedena, Ileana Schipani replica:" Polemica infondata"
“L’articolo pubblicato sulla vostra testata dal titolo “Se non sei di Scontrone non passi“, protestano tartufai, fungaioli e cacciatori di Alfedena” mi dà l’occasione di chiarire alcuni aspetti legati al provvedimento di interdizione al traffico veicolare sulla strada comunale Scontrone-Scanno. Un provvedimento accolto in generale con favore dalla comunità di Scontrone e che erroneamente alcuni cittadini di Comuni limitrofi leggono come lesivo dei loro interessi.
In primo luogo mi sembra utile chiarire la motivazione fondamentale che ha portato alla scelta di limitare il traffico su una strada molto particolare: con Delibera di Giunta comunale n. 24 del 27.05.2014 l’Amministrazione di Scontrone ha aderito al progetto “Life ARCTORS”, progetto finanziato dalla Comunità europea e implementato dal Corpo Forestale dello Stato. Si tratta di un’iniziativa volta a favorire la tutela delle popolazioni di orso bruno (Ursus arctors) delle Alpi e degli Appennini attraverso l’adozione di misure gestionali compatibili con la presenza del plantigrado. Per la tutela dell’orso marsicano il progetto ha previsto, tra gli altri, l’azione C10 “interventi per limitare l’accesso veicolare in aree ritenute critiche per la presenza dell’orso”, tra cui l’apposizione di una sbarra agli estremi della strada in questione.
Oltre al perseguimento delle finalità del progetto, l’installazione di una barriera per limitare l’accesso sulla strada di montagna “Scontrone-Scanno” ha rappresentato anche l’occasione per provare a contrastare fenomeni di aggressione e danno al patrimonio ambientale della montagna, quale il traffico frequente di mezzi motorizzati di varia tipologia, l’apertura di nuove piste nel bosco o sui prati di alta quota, la raccolta di grandi quantità di prodotti spontanei del bosco e del sottobosco fino ad arrivare al furto dal sito paleontolgico di materiali contenenti fossili.
Per questi motivi, si è ritenuto necessario emanare un apposito regolamento comunale per l’autorizzazione al transito sulla strada “Scontrone-Scanno”. È utile sottolineare che tale regolamento è stato oggetto di un’ampia e approfondita discussione in seno al Consiglio comunale, attraverso un’analisi che ha prodotto diverse proposte migliorative, tutte votate all’unanimità, così come con voto unanime è stato approvato il regolamento stesso (D.C.C. n. 32 del 04.12.2014).
Il regolamento prevede che il transito con mezzi motorizzati sia comunque consentito ai residenti nel Comune, per l’espletamento dell’uso civico o comunque ai non residenti accompagnati da almeno un residente con il proprio mezzo, ai nativi e ai proprietari di immobili ricadenti nel Comune di Scontrone previo rilascio di un contrassegno identificativo da parte del Comune. Negli altri casi, opportunamente disciplinati dal regolamento, può essere richiesta un’autorizzazione al transito con veicoli a motore in deroga al divieto di circolazione, con validità a tempo determinato e il cui rilascio è subordinato alla verifica della rispondenza tra le categorie d’uso dichiarate dal richiedente e le categorie d’utenza elencate nel regolamento (es. soggetti privati che svolgono attività venatoria da appostamento fisso debitamente documentate e autorizzate; specifiche attività economico professionali, artigianali e d’impresa connesse ad attività agro-forestali ed edili; esigenze logistiche legate a manifestazioni, ricorrenze, ritrovi a carattere sociale, ricreativo e sportivo, escursioni turistiche con mezzi ecc.). Va da sé che è garantito il libero accesso continuativo al passaggio di persone, animali e biciclette e che è consentito il transito a piedi per praticare attività venatoria, di raccolta di frutti, di funghi e di prodotti del bosco nel rispetto delle norme dettate dai regolamenti dei rispettivi esercizi.
Giova inoltre ricordare che la necessità di vietare il transito sulla strada comunale “Scontrone-Scanno” era peraltro già stata oggetto nel 2009 (cioè dalla precedente Amministrazione comunale) di un’ordinanza sindacale (la n. 11 del 2009). L’ordinanza istituiva il “divieto di transito e sosta a tutti i veicoli a motore su tutta la strada Scontrone-Scanno, fino al confine con i Comuni di Castel di Sangro e Roccaraso”. Dal divieto risultavano esclusi, purché dotati di mezzo idoneo alle caratteristiche strutturali della strada, i residenti del Comune di Scontrone; gli incaricati di pubblici servizi per l’effettivo e motivato svolgimento delle funzioni, senza necessità di specifico permesso; le persone preventivamente autorizzate e per il tempo necessario ad attività documentale, per motivo di lavoro, di studio e ricerca, uso civico.
A fronte di questo provvedimento, rimane da spiegare come mai in passato non ci si sia sentiti probabilmente in dovere di rispettare l’ordinanza sindacale o come si siano potute concedere, da quanto si apprende dall’articolo da voi pubblicato, deroghe riconducibili a motivi privi di qualsiasi legittimità dal punto di vista amministrativo.
Non da ultimo, si può ricordare che i regolamenti che prevedono benefici o diritti esclusivi per i soli residenti sono prassi frequente nei Comuni italiani, così come particolarmente diffuse sono le strade consentite a chi risiede e regolate con rilascio di specifica autorizzazione al traffico per altri soggetti. Solo per rimanere all’esempio del Comune di Alfedena, da voi citato, l’accesso alle strade sterrate è normalmente legato agli usi civici o consentito per giustificate ragioni di studio o lavoro in zona Campitelli, Fonte Stalluccia-Rocca Ranalda, Cannavine-Iannarilli e in zona lago ingresso sterrata Casette bianche.
Ma il Comune di Scontrone non si farà mai trascinare in una polemica infondata con un Comune con il quale è e vuole restare in ottimi rapporti di collaborazione. E lo stesso vale per gli altri nostri Comuni confinanti o, più in generale, nell’intero nostro territorio dell’Alto Sangro. La dignità di Amministrazioni che si occupano dell’interesse generale dei cittadini, non sarà mai posta a livello di puerili zuffe di campanile da parte di interessi particolari di singole persone o di piccoli gruppi”.
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