Pnalm, festa del bosco a Val Fondillo
“Gli animali regnano sullo spazio, ma gli alberi sul tempo”(Il était une foret di Hallé). Con questa consapevolezza è iniziato ieri l’incontro a Val Fondillo promosso dalla SoR.T di Opi .
Giorgio Cimini pone subito gli interrogativi cui occorre dar risposta : Gli antichi mestieri del bosco hanno un futuro? Sono compatibili con il Parco? Hanno un valore solo culturale o anche economico? E se i boschi del Parco diventassero patrimonio UNESCO, che cosa succederebbe? Come possono essere motivati i giovani ad intraprendere attività nel settore forestale? Quali sono le prospettive concrete dei nostri boschi ? La produzione di energia tramite biomasse è una via concreta o non è compatibile con il Parco e con le propensioni delle popolazioni? Quali sono i nuovi mestieri del bosco verso cui indirizzare il territorio? Ci sono finanziamenti e, se si, a quali è possibile accedere? Si deve parlare solo di conservazione o anche di manutenzione e di valorizzazione? Ha senso un coordinamento dell’Alta Valle del Sangro? O chi fa da sé, fa per tre?
Non è facile rispondervi, anche perché come denuncia Diego Cutini, imprenditore forestale, “Questo è un settore molto trascurato nel nostro territorio. Le Istituzioni locali sono latitanti e, nello stesso tempo, nelle imprese locali e nei diversi paesi permane un’atavica diffidenza a fare rete , quando non ha più senso una dimensione comunale nella gestione del bosco. Occorre invece costituire un tavolo misto di politici e di tecnici per predisporre un piano condiviso di “gestione forestale di valle”, che si occupi di tutto il settore, dalla conservazione, manutenzione e valorizzazione dei boschi alla produzione di energia rinnovabile e all’avvio di nuova occupazione per i giovani per contrastare lo spopolamento dei nostri paesi”.
Cimini è intervenuto esprimendo il punto di vista del comune utente che intende riscaldarsi con la legna. “Il grande paradosso è che l’Italia è il primo importatore al mondo di legna e nel nostro territorio la risorsa legna serve solo per l’uso civico. Il metano costa tre volte il costo della legna , perché non s’incentivano i luoghi pubblici ad usare le stufe, che peraltro oggi sono molto più efficienti del passato?
Inoltre il bosco è cultura e la lavorazione del bosco costituisce anche una grande attrattiva turistica” .
All’incontro erano presenti il presidente della Comunità del Parco Antonio Di Santo, il Sindaco di Opi Berardino Paglia e il consigliere del Comune di Villetta Barrea Massimo Di Nunzio che plaudono all’iniziativa della SoR.T, e da parte loro solleciteranno istituzioni, imprese e associazioni a partecipare attivamente al tavolo di elaborazione di una strategia per il settore forestale.
Mariapia Graziani (Associazione culturale Futuro Remoto) ha auspicato che a breve termine “Sia convocata (questa volta da parte delle Istituzioni) una riunione strategica in cui possano confrontarsi istituzioni e soggetti territoriali. Il Tavolo dovrà far nascere un partenariato pubblico – privato che intervenga operativamente nel settore forestale . Sotto questo aspetto numerose sono le opportunità offerte dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo(non ancora pubblicato) che, fra l’altro, prevede un finanziamento al 100% per gli Enti pubblici (per i Soggetti privati 50%) , un premio di 70.000 euro per chi abbia meno di 40 anni e apra un’attività nel settore rurale e un premio di 15.000 euro a chi, uscito dal lavoro, abbia meno di 70 anni e disponga di un terreno dove possa svolgere un’attività agricola”.
“Non è pensabile – ha concluso – che le Istituzioni pubbliche non divengano consapevoli delle grandi responsabilità che hanno nel dare speranza di futuro ai nostri paesi e nel contrastare lo spopolamento dei paesi , usufruendo di tutte le opportunità che l’U. E. mette loro a disposizione”.
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