L’Alto Molise necessita di un ufficio stampa intercomunale
Cari Altomolisani,
la prima volta ho fatto ingresso in Alto Molise il 24 aprile 1981 per conoscere la famiglia e il paese dell’allora mia fidanzata e poi mia moglie Bambina Mastronardi di Villacanale di Agnone. Ovviamente, il giorno dopo 25 aprile fu quasi obbligatorio visitare la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli. Ne rimasi talmente lieto che il 2 maggio, appena tornato a Roma (dove lavoravo), ho scritto ai titolari di tale Fonderia per congratularmi di questa loro presenza e per chiedere se non era il caso di pensare a realizzare in Agnone un “Museo Sannita” (in cui avrebbero potuto fare bella mostra di sé pure i cimeli millenari della stessa fonderia). In modo interlocutorio, mi rispose in data 12 maggio il dottore Pasquale Marinelli senior (uno dei titolari) con il quale ho poi concretizzato alcune iniziative, diffuse anche a livello internazionale. Entrambe le lettere sono state pubblicate nel sesto volume (pagine 128 e 129) del “Libro-Monumento per i miei Genitori” i cui sette libri raccontano e documentano pure parecchi personaggi e temi dell’Alto Molise.
Anzi, ne approfitto per segnalare i link dei sette volumi di cui si compone l’Opera, mettendo le 2.832 pagine e le oltre 2200 fotografie e immagini a disposizione di chi intenda sfogliare o leggere qualcosa inerente pure l’Alto Molise. Ecco i link volume per volume.
VOLUME PRIMO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/1.pdf
VOLUME SECONDO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/2.pdf
VOLUME TERZO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/3.pdf
VOLUME QUARTO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/4.pdf
VOLUME QUINTO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/5.pd
VOLUME SESTO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/6.pdf
VOLUME SETTIMO: http://www.costajonicaweb.it//galleria/librolanciano/7.pdf
Tutti si trovano raccolti nella “Lettera a Tito n. 141” pubblicata recentemente con successo (al momento quasi 7 mila i contatti) dal sito di Messina www.costajonicaweb.it di cui trascrivo il link: http://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-141-la-mia-eredita-sociale-e-in-omaggio-i-sette-volumi-del-libro-monumento/.
Detto questo, la prima iniziativa che ho poi utilmente proposto in Alto Molise è stata la “Festa dei Diciottenni” o Neo-Maggiorenni, cioè di coloro che entrano nella maggiore età (un passaggio decisivo anche sotto il profilo legale). Tale iniziativa (la prima in assoluto a livello italiano) fu realizzata solennemente nella Biblioteca Comunale di Agnone il 10 dicembre 1983, essendo preceduta, per mio interessamento, dall’onore delle cronache nazionali in alcuni quotidiani e (alle ore 18 di mercoledì 18 novembre 1983 – 32 anni fa) dal battesimo televisivo in diretta su Rai Uno nella popolare trasmissione “Italia Sera” (con Enrica Bonaccorti e Mino Damato), e conclusa poi con la presentazione della “Campana dei diciottenni” donata al sindaco di New York nel febbraio 1984. Dopo il successo di tale evento, dal dicembre 1983, su invito dell’allora direttore Costantino Mastronardi, ho iniziato un’assidua collaborazione al mensile “L’Eco dell’Alto Molise” perdurata fino allo scorso anno 2014. E il tema (assai strategico e però mai affrontato dalle istituzioni) della stampa sociale e comprensoriale dell’Alto Molise è ora il principale argomento di questa mia lettera.
A quel tempo, nel 1983, come corrispondente della pagina molisana de “Il Tempo”, era proprio Costantino Mastronardi l’unica voce giornalistica sistematica e quotidiana dell’Alto Molise (a parte il mensile “L’Eco” e Radio Agnone Uno, emanazioni volontaristiche del Cenacolo Culturale “Camillo Carlomagno” ospitato nei locali della Parrocchia dei Padri Cappuccini di Santa Maria di Costantinopoli). In quel periodo, collaboravo a Roma con l’agenzia giornalistica “De Pietro Press International Photos” fondata e portata avanti dall’amico Giuseppe De Pietro, calabrese come me. In anni precedenti, dall’età di 15 anni avevo fatto esperienza come corrispondente dal mio paese (Badolato, in provincia di Catanzaro) di quotidiani come Il Messaggero, Il Tempo, Il Giornale di Calabria, La Tribuna del Mezzogiorno e come collaboratore di vari periodici regionali come Sentiero Calabro, Calabria Letteraria, ecc. Ma è stata la frequentazione dell’agenzia “De Pietro Press” ad allargare i miei confini a livelli internazionali, specialmente venendo a contatto con la Stampa Estera (sia come associazione presente a Roma, sia come testate e come giornalisti indipendenti di passaggio dalla Capitale). Inoltre, cominciavo a capire i meccanismi per la partecipazione ad alcune trasmissioni popolari televisive Rai e per accedere alla diffusione delle notizie da parte della agenzie stampa nazionali (Ansa, Agi, Adn-Kronos, ecc.) e internazionali.
Tutta questa mia esperienza giornalistica e promozionale intendevo mettere a disposizione di Agnone e dell’Alto Molise. Perciò, misi per iscritto un progetto per la realizzazione di un “Ufficio Stampa” intercomunale altomolisano e lo presentai all’allora assai attiva e promettente “Comunità Montana Alto Molise” ed al Comune di Agnone. Purtroppo senza esito in entrambi i casi. In seguito, ho sempre cercato di sensibilizzare persone ed istituzioni su tale necessità, che resta immutata ancora oggi, nonostante il fatto che quasi tutti, volendo, abbiamo accesso (tramite internet ed altri mezzi) ad una qualche visibilità multimediatica, specialmente con comunicati-stampa o con altri interventi più personalizzati. Ma non è la medesima cosa che avere un vero e proprio “Ufficio Stampa” che abbia pure la funzione di promozione dell’immagine e del marketing territoriale. Un “Ufficio Stampa” che tenga conto di tutti gli operatori della comunicazione presenti in zona e che coordini e segua le iniziative e le promozioni sociali per il migliore e maggiore successo possibile. Inoltre, sarebbe utile dedicare una giornata dell’anno ai giornalisti e a quanti scrivono e parlano del nostro territorio, magari con un “Premio Alto Molise e dintorni” che dia riconoscimenti ed attestati a giornali, giornalisti, emittenti radio-tv-web per servizi, foto, scrittura, film ed altro.
L’Alto Molise, nonostante alcuni notevoli successi di immagine, ha bisogno di una politica e di una strategia unica ed unificante per poter emergere più efficacemente, così come avrebbe necessità di un marchio territoriale unico (produttivo, turistico e commerciale). Periodicamente dal 1983 in poi, cerco (come tento di fare pure adesso con la presente lettera) di sensibilizzare persone, aziende, istituzioni, associazioni, ecc. a realizzare questo “Ufficio Stampa” per l’Alto Molise e dintorni. Purtroppo, si preferisce ancora andare avanti in ordine sparso, individualmente e settorialmente, ottenendo sì visibilità ma non quella efficacia che la letteratura dell’informazione (ma anche turistico-economica) ci indica come il massimo possibile per un territorio più o meno omogeneo come quello nostro. Particolare cura bisognerebbe dare, inoltre, ai prodotti editoriali di qualsiasi genere che, solitamente, contribuiscono forse più di altri a caratterizzare la stima di una comunità.
Dal 1983 a tutt’oggi (prima a livello personale e poi come “Università delle Generazioni“) ho servito e continuo a servire del tutto gratuitamente (anzi, spesso, rimettendoci tempo e denaro più del dovuto, suggerendo pure “marchi” e “scoop”) l’Alto Molise, i suoi più immediati dintorni (ma anche a livello regionale e interregionale), nel diffondere (tramite comunicati-stampa e svariate attività promozionali) notizie, iniziative, prodotti e quant’altro a favore di singole persone, di associazioni, di istituzioni, di aziende e quanto altro. Posso ben dire che, in un certo senso, per oltre trenta anni ho fatto (nel mio piccolissimo) l’Ufficio Stampa dell’Alto Molise e dintorni (la documentazione accumulatasi lo dimostra ampiamente). Ho fatto di “unificante” ciò che avrebbero dovuto fare le istituzioni (anche assegnando premi e riconoscimenti alla stampa locale e regionale). Adesso, però, mi tocca precisare che non potrò fare ciò ancora per molto. Infatti, l’età che avanza e la pensione che si avvicina mi impongono di rallentare in questa pur bella ed utile attività completamente volontaria ma assai impegnativa. Ritengo che fra un anno la mia voce sociale se non diventerà del tutto muta … quasi sicuramente sarà utilizzata per finalità diverse pure dal momento che, libero dal lavoro Asrem, prevedo di assentarmi per parecchio tempo all’anno da Agnone e dall’Alto Molise, perdendo così il ritmo delle cose locali.
Per l’Alto Molise e dintorni (dintorni intesi come Valle del Sangro, Valle del Trigno, Alto chietino, ecc.) un “Ufficio Stampa” intercomunale, interzonale e comprensoriale è un passo obbligato se si vuole essere veramente e sistematicamente efficaci non soltanto a livello nazionale, ma soprattutto internazionale. Non a caso ho fatto venire in Alto Molise i due vicepresidenti, il segretario e 11 altri giornalisti della Stampa Estera in rappresentanza dei 500 soci presenti a Roma da tutto il mondo. E non a caso (ripeterò fino alla nausea, data la grande importanza) questa Associazione della Stampa Estera per bocca del segretario ed ex presidente Yossi Bar ha dichiarato di volere realizzare qui la “Casa della Stampa” per un turnover vacanziero dei soci giornalisti, loro famiglie e loro amici. Tale dichiarazione (fatta in un’assemblea pubblica all’ISISS di Agnone la mattina del 9 maggio 2014 durante la Festa dell’Europa) è documentata dal contemporaneo servizio di Telemolise a firma di Sergio Di Vincenzo. Sarebbe stata un’occasione più unica che rara il poter avere in Alto Molise addirittura una succursale della Stampa Estera in Italia!… Purtroppo, come tante altre “manne discese dal cielo”, pure questa è andata perduta, ma io esorto le istituzioni territoriali a riprendere le fila del discorso e non soltanto con la Stampa estera. Amministrare bene significa pure questo!
Sono assai orgoglioso di avere reso (preciso: umilmente nel mio piccolo) in tutti questi decenni un importante servizio alla comunità altomolisana. Devo dire che non mi sono risparmiato e sono sempre stato vicino alle più varie situazioni sociali, a persone, personaggi, imprenditori, giornalisti esordienti, istituzioni, poeti e scrittori, ecc. E tutto ciò (giova ripeterlo come precisazione e anche a scanso di equivoci) in modo assolutamente volontario e gratuito. E, mentre c’è chi, pur avendo di che vivere (persino agiatamente), chiede o pretende di essere remunerato (spesso anche lautamente) per il suo contributo alla società locale o nazionale, personalmente ho scelto di seguire il proverbio calabrese che esorta “Chi più sa dica, chi più può faccia” a beneficio di tutta indistintamente la comunità. D’altra parte nel gennaio 1961, all’atto del suo insediamento, il neo-Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy ha declamato un’altra preziosa esortazione che potremmo adottare tutti: “Ask not what your country can do for you; ask what you can do for your country” (“Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”). E’ una esortazione coincidente al citato proverbio calabrese. Spero che sempre più persone facciano tesoro di tale esortazione per … il “bene comune”! … io ritengo di aver fatto finora la mia pur piccolissima parte!
Spero proprio che prima o poi i Comuni altomolisani, le altre istituzioni, le associazioni, le aziende e altre presenze riescano a trovare una intesa per realizzare un unificante “marchio-immagine” di produzione, commercializzazione, attrazione socio-turistico-culturale e con esso anche un “Ufficio Stampa” che valga anche come spinta promozionale del vero ed immodificabile “Made in Italy” che, purtroppo, sta subendo innumerevoli attacchi e contraffazioni in ogni parte del mondo. Per essere più forti e competitivi c’è bisogno di unità, tantissimo impegno e lungimiranza. Ma soprattutto c’è bisogno di vero e grande “A-mo-re“!!!
I nostri destinatari si accorgeranno dalla qualità della nostra comunicazione come e quanto amiamo il nostro territorio, il nostro lavoro, i prodotti che proponiamo … i nostri destinatari-amici devono capire che tutti i nostri prodotti sono autentici “miracoli d’amore”! … Soltanto con questi “miracoli d’amore” riusciremo a “stupire il mondo”!!! … Ho sempre pensato e concepito un Alto Molise “oasi” di amore, di buoni sentimenti, di cose genuine. Ci sono tutte queste preziosissime potenzialità. E’ necessario soltanto crederci ed esaltarle al massimo possibile. E un “Ufficio Stampa” comunitario e promozionale per il “Made in Alto Molise” può dare una mano decisiva. Rimando, infine, alle copiose raccolte de “L’Eco dell’Alto Molise” (e di altra numerosa stampa), presenti nella Biblioteca Comunale di Agnone o all’Archivio di Stato di Isernia, chi vuole conoscere tutte le mie molte altre proposte promozionali per l’Alto Molise e dintorni, tutte tese davvero a “stupire il mondo”! E’, questa, una parte della mia molto amorosa “eredità sociale”. Intanto, grazie di vero cuore e tanta cordialità a tutti indistintamente!
Domenico Lanciano
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.