Ateleta si ferma a salutare il maestro Monaco
Il funerale è stato concelebrato da Don Angelo Maria Oddi e Don Nicola Perrella nella Chiesa di San Gioacchino
“Mi sento inerme come Maria, la madre di Gesù, quando vide morire il figlio sulla Croce. Ogni frase è superflua e non può lenire il grande dolore che investe la vedova Maria Giulia”. Le parole di Don Angelo Maria Oddi, hanno echeggiato in un silenzio profondo nella Chiesa di San Gioacchino durante la funzione funebre dell’ex insegnante, ottantaquattrenne, Antonio Monaco.
Un’omelia dove l’alto prelato – Cappellano Nazionale Vicario della Polstrada – venuto da Roma per la circostanza, ha fatto vibrare gli animi dei fedeli e fornito la lettura cristiana sul significato dell’esistenza che non è legata ad un contratto temporaneo sulla Terra. E qui l’inevitabile passaggio al ricordo di Tobia e Pierluigi, i due figli di Antonio e Maria Giulia trapassati in età prematura.
“La vita non si distrugge ma si trasforma” – ha detto con forza il concelebrante Don Nicola Perrella, parroco di Ateleta, al termine della cerimonia, che si è stretto insieme alla comunità locale all’immenso dolore dei familiari in Chiesa.
Una delegazione di poliziotti – colleghi di Pierluigi – del Reparto Operativo della Polstrada di Roma hanno portato il saluto delle Forze dell’Ordine e tributato gli onori alla salma. Presenti anche i Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro. Tra i banchi, in prima fila, accanto alla vedova, la compagna del compianto poliziotto Emanuela Russo; Lino Ventriglia, patron del Black Jack Team e inseparabile amico di Pierluigi; il Vice Sindaco di Ateleta Catia D’Angelo; i parenti di Alfedena e Pescopennataro. Luogo, quest’ultimo, che il maestro Monaco ha raggiunto per riposare nel cimitero dell’Alto Molise, sua terra di origine.
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