Lettere all’Alto Molise di Domenico Lanciano: La maratona Sannita
Cari Altomolisani,
dopo aver proposto l’istituzione di un Museo Sannita (già quasi il primo giorno che sono venuto su queste montagne nell’ultima settimana di aprile del 1981) e dopo la riuscitissima “Festa dei Diciottenni” (cioè di coloro che entrano nella maggiore età), realizzata nell’autunno 1983 in collaborazione con il Comune e la Biblioteca Comunale di Agnone, la terza iniziativa sociale che ho proposto in zona (in questo caso alla Comunità Montana Alto Molise) è stata la “Maratona Sannitica” nella primavera del 1984. Mi diede il “via” e un finanziamento di un milione e 300 mila lire l’allora assessore allo sport di quell’ente comprensoriale, Antonino Di Salvo (dipendente delle Poste Italiane a Isernia e componente del Consiglio Comunale di Castelverrino).
Il progetto di tale maratona consisteva nel valorizzare la memoria storica sannita nonché la corolla di paesi situati attorno al teatro sannita di Pietrabbondante nel raggio di 42 km circa, cioè la misura podistica della maratona stessa. Si trattava, infatti, di organizzare ogni anno, in agosto, una corsa podistica per professionisti e per amatori con arrivo fisso al teatro antico di Pietrabbondante e con partenza, di volta in volta, da uno di questi paesi che (avevo calcolato allora) avrebbero potuto essere i seguenti: Agnone, Sant’Angelo del Pesco, Pescopennataro, Belmonte del Sannio, Castel del Giudice, Capracotta, Poggio Sannita, Castelverrino, San Pietro Avellana, Vastogirardi, Carovilli, Roccasicura, Pescolanciano, Chiauci, Civitanova del Sannio, Bagnoli del Trigno. Ma, a ben vedere, ci sono altri paesi distanti 40 km circa da Pietrabbondante, situati pure nel vicino Abruzzo, come ad esempio Castel di Sangro, Castiglione Messer Marino, Schiavi di Abruzzo, Ateleta, Borrello, Rosello.
Bisognava pur iniziare con una edizione-prova, che poi diventò, in effetti, la prima. E, ovviamente, una prima edizione non poteva non partire da Agnone, maggior centro comprensoriale e sede della Comunità Montana sponsor principale della manifestazione sportiva. Proposi all’assessore Di Salvo di effettuare il percorso più breve (appena 26 km) ma più difficoltoso (per i suoi saliscendi) per giungere a Pietrabbondante, facendo passare la corsa dal paese di Castelverrino (dove localizzare un punto fisso di ristoro per i concorrenti). Il percorso più breve era necessario per invogliare la partecipazione che non sapevo quale e quanta potesse essere, dal momento che era una prima edizione e il finanziamento concesso dalla Comunità Montana non permetteva di fare una pubblicità tale da indurre ad intervenire pure atleti quotati o provenienti da lontano.
Quella domenica 5 agosto 1984 pomeriggio parteciparono 14 uomini, il cui nome riporto qui di sèguito in ordine di arrivo al teatro antico di Pietrabbondante: Cosmo Fantozzi (23 anni, Isernia), Alfonso Gambatese (42 – Agnone), Giovanni Labbate (35 – Villacanale), Giuliano Di Paolo ( 22 – Pietrabbondante), Rocco Carosella (17 – Agnone), Antonio Castagnelli (23 – Agnone), Vittorio Patriarca (21 – Agnone), Filippo La Gamba (18 – Agnone), Domenico La Gamba (31 – Agnone). Non hanno completato il percorso: Costantino Simeone di Venafro (18 anni – 23° km), Germano Masciotra di Agnone (14 anni – 21° km), Antonio Giuliani di Pietrabbondante (21 anni – 20° km), Giulio Brunetti di Agnone (40 anni – 13° km), Mario Mercuri di Agnone (16 anni).
Evidenzio, in particolare, Giovanni Labbate di Villacanale di Agnone, il quale dopo qualche anno ha ideato ed organizzato la gara podistica Villacanale – Agnone (13 km circa, andata e ritorno) per parecchie edizioni, mentre adesso il percorso è limitato al solo centro storico agnonese. Grande appassionato, partecipa a piccole e grandi maratone (tra cui New York) ed è tuttora presidente della gloriosa Atletica Agnone.
Per l’organizzazione mi feci aiutare dallo staff di Radio Agnone Uno del Cenacolo francescano e, principalmente, da un giovane e promettente agnonese Giuseppe Di Ciocco (detto Patanella). Insieme interpellammo la FIDAL (Federazione Italiana Dilettanti Atletica Leggera) di Isernia, il cui presidente Eldo Di Stafeno (insegnante di educazione fisica nelle scuole, nato nel vicino paese di Carovilli il 28 luglio 1941) prese a cuore l’iniziativa, pure perché amava molto Pietrabbondante in quanto paese della madre. Ci mettemmo pure in contatto con vari enti ed associazioni territoriali ed abbiamo fatto in modo che l’arrivo della maratona potesse avvenire con il teatro antico già gremito di persone perché in attesa della commedia di Menandro “La brocca sciocca” messa in scena da una compagnia di livello nazionale (la Satta Flores di Roma) con i noti attori Lauretta Masiero e Mario Maranzana. Infatti, ero convinto che l’ovazione del pubblico al sopraggiungere di ogni atleta a un così unico e suggestivo traguardo potesse essere considerato il premio più importante e spettacolare. Così fu.
L’emozione e i brividi del festoso boato provocato del pubblico furono ineguagliabili rispetto ad un qualsiasi altro traguardo di iniziative analoghe. Probabilmente nemmeno uno stadio olimpico riesce a dare le medesime emozioni, essendo quel pubblico più lontano dall’atleta in arrivo anche se più numeroso. Il pubblico del teatro antico di Pietrabbondante era costituito da circa 4000 spettatori ma questi erano vicinissimi al traguardo, per cui l’ovazione e gli applausi erano proprio addosso all’atleta e lo avvolgevano con forti brividi di emozioni. Alla premiazione presenziarono tutte le Autorità istituzionali del territorio. E, ad ogni consegna di premio altre ovazioni provocavano nuove emozioni ed un effetto così gratificante che rendeva tale maratona davvero unica ed originale.
L’anno seguente 1985 non potei partecipare all’organizzazione della seconda edizione poiché, a motivo della malattia e della morte di mio padre, non ero presente in quei mesi estivi in Alto Molise. Ma ci pensò a realizzare la manifestazione nel migliore dei modi allora possibili il tenacissimo e appassionato prof. Eldo Di Stefano sul medesimo percorso di 26 km della prima edizione, cioè Agnone – Pietrabbondante (via Castelverrino). A tale percorso più lungo venne aggiunto un percorso minore di 12 km da Castelverrino a Pietrabbondante, sempre con traguardo al teatro sannitico e sempre con l’esultanza del pubblico all’arrivo degli atleti. Era il sabato 10 agosto 1985. A queste due corse competitive (26 e 12 km) hanno partecipato 60 atleti provenienti pure da Lazio, Abruzzo e Campania, cosicché la Maratona Sannitica fu di fatto “interregionale” già alla seconda edizione.
La terza edizione ebbe luogo sabato 9 agosto 1986 su due distinti percorsi, quello maggiore di 31 km da Capracotta a Pietrabbondante (via Vastogirardi) e quello minore di 14 km da Carovilli – Pietrabbondante (via Castiglione di Carovilli). Tale manifestazione podistica aveva ancora carattere competitivo ed era omologata dalla FIDAL di Campobasso a livello interregionale. Alla gara da 31 km hanno partecipato 27 atleti mentre per la distanza dei 14 km i concorrenti furono 33, in tutto ben 60 partecipanti provenienti da Lazio, Puglia, Campania e Abruzzo oltre che dal Molise. Sempre con il lodevolissimo impegno del prof. Eldo Di Stefano, dei suoi collaboratori, di enti ed associazioni locali, la quarta edizione si è svolta il 14 agosto 1987 sul percorso di 15 km da Vastogirardi a Pietrabbondante (via Staffoli – Tre Termini) con 52 atleti delle suddette 5 regioni.
Peccato che una simile iniziativa sportiva sia poi finita, dal momento che esaltava il territorio facendolo ammirare e ad apprezzare percorrendolo tutto e in modo vario, anno per anno, anche come caratteristiche tecniche, agonistiche ed amatoriali. Le quattro edizioni avevano dimostrato che, con un poco più di impegno, la manifestazione avrebbe potuto essere omologata a livello almeno nazionale, mentre richieste di partecipazione provenivano pure da atleti esteri, i quali però cercavano un rilevante ingaggio economico che allora, per mancanza di fondi, la Maratona Sannitica non poteva concedere. Ma tale corsa podistica, avendo un territorio assai suggestivo ed un notevole significato storico-evocativo, avrebbe meritato, davvero, ben altro successo e soprattutto “continuità” negli anni. A quest’ora avrebbe avuto già ben 31 edizioni!
Ho più volte proposto ai sindaci di Pietrabbondante, che si sono succeduti da allora fino all’attuale Giovanni Tesone, di riprendere la “Maratona Sannitica” … ma capisco bene che la persistente e forte crisi finanziaria dei comuni (da una parte) e la mancanza di materiale umano (dall’altra) non rendono più possibile una manifestazione simile … a meno che non intervengano forze e volontà esterne (regionali e interregionali) interessate al fascino di questo territorio e al significato anche storico di una maratona così tanto evocativa e, di fatto, unica nello scenario intercambiabile poiché avrebbe potuto coinvolgere circa 30 Comuni.
Intanto voglio e devo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile le quattro edizioni, in particolare il prof. Eldo Di Stefano il quale, anche a distanza di oltre 30 anni, è rimasto entusiasta di tale bellissima esperienza. E’ lui che mi ha donato la documentazione di archivio che aveva conservato da allora, altrimenti si sarebbe avuta poca memoria di un evento che avrebbe potuto dare maggiore significato anche turistico non soltanto all’Alto Molise ma anche ai suoi dintorni abruzzesi e molisani. Comunque, speriamo che, passati i tempi tristi di crisi e di spopolamento, il teatro sannitico di Pietrabbondante possa accogliere ancora, nell’ovazione del suo pubblico e nella magia del sito, gli atleti di una Maratona Sannitica degna delle amenità e della gloriosa storia di queste montagne!
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