Castel di Sangro, genitori infuriati: “Gita scolastica di 200 km per bambini di 3anni?”
La “buona scuola” ha decretato il primo insuccesso sulla scelta delle attività extrascolastiche. Il potere decisionale demandato dal governo Renzi al dirigente scolastico sta scatenando una vera mobilitazione dei genitori dei bambini della scuola dell’infanzia.
Oggi è stato l’ultimo giorno utile per aderire alla gita scolastica – imposta dal Consiglio d’Istituto – al “parco divertimenti” di Lunghezza, comune alle porte di Roma, distante circa 200 km da Castel di Sangro. E’ facile comprendere come sia decisamente inappropriata la destinazione della sede per passeggeri di 3-5 anni, considerando i tempi di percorrenza (in pullman) e tutte le problematiche, data l’età, che potrebbero verificarsi: in primis il mal d’auto.
Perchè questa scelta?, s’interrogano in massa i genitori di Ateleta che non hanno dato il consenso alla partecipazione dei figli. Chissà se la decisione serve a soddisfare la volontà di qualche adulto bramoso di farsi una mini-vacanza giornaliera. Le perplessità di diverse insegnanti, motivate da esperienza e tanta logica, è emersa nella seduta del consiglio d’Istituto, ma prontamente redarguita dalla “Lobby scolastica“.
Posso definire questa proposta Scellerata? Certo che posso, essendo genitore di un bimbo di 3 anni. Chi ha partorito questa idizia? Abbiamo provato a comprendere la natura della scelta, insieme ad altri genitori, ma le perplessità sono aumentate. Non sarebbe stato il caso, forse, d’indirizzare i pargoli verso il nostro territorio, ricco di interesse storico e culturale?
Solo per citare alcuni esempi: la Riserva Mab di Montedimezzo, meraviglia censita dall’Unesco, meta di turisti incantati dalla possenza del “Re Fajone”, il faggio più grande del Molise; Civitella Alfedena, cuore e simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, in cui visitare il museo del lupo e della lince, in questi giorni anche il fantastico presepe; il teatro Sannita di Pietrabbondante, patria dei nostri avi, luogo della cultura identitaria.
La decantata “buona scuola” dovrebbe far conoscere, prioritariamente, i luoghi entro i confini, esaltandone le bellezze per scoprirne le conoscenze ambientali – storico – culturali. Il parco dei divertimenti può attendere i nostri figli, tra qualche anno, quando saranno maggiormente autonomi.
Buon divertimento agli organizzatori. Soprattutto loro!
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