E’ ufficiale: David Gilmour, leggendario chitarrista dei Pink Floyd, si esibirà a Castel di Sangro in una sorta di tappa zero, prima del grande live show  in programma il 7 e l’8 luglio presso l’anfiteatro romano di Pompei,  che lo vede ritornare nel luogo in cui  45 anni or sono si rese protagonista di un concerto memorabile.  La data abruzzese, invece, è destinata ad annoverarsi tra le pagine d’oro della storia locale, favorita da una pura casualità, grazie a Niko Romito e la calorosa accoglienza riservata alla rockstar  nel tempio dell’enogastronomia italiana  “Casadonna” di Castel di Sangro.  A darne notizia con orgoglio è il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso.

Pochi giorni fa Gilmour ed il suo manager hanno soggiornato nella nota struttura dello chef tristellato il quale, in assoluta segretezza, ha organizzato una cena dove, oltre ai due illustri ospiti, sono stati invitati  il  governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il sindaco Caruso, il Commissario liquidatore della Comunità Montana Andrea Liberatore ed una interprete di madre lingua inglese.

Atmosfera elettrizzante, sottofondo di musica classica, ed una cena stellare a suon di prodezze romitiane,  bagnate da quattro bottiglie – annata 1978 – di Amarone della Valpolicella Classico (il preferito di Gilmour) hanno favorito un’alchimia vincente per  convincere l’anima dei Pink Floyd ad organizzare un piccolo concerto al palazzetto dello sport, la sera del 1 giugno,  “riservato esclusivamente ai nostri lettori” – ha precisato Caruso.

Non a caso la scelta della data è stata congeniata per festeggiare  in grande stile il primo anno di vita del governo Caruso. Una torta di 90 chilogrammi addobbata con i colori di Castel di Sangro (giallorossi) supporterà una maxi candela che sarà spenta al termine del concerto da Caruso, Gilmour, D’Alfonso e Liberatore. Il concerto denominato da Caruso “My Castle” si svolgerà a porte chiuse e non prevede biglietti in vendita.