Il Giro d’Italia visto da Piergiorgio Rocci: l’Alto Sangro si tinge di rosa
L'esperto giornalista di ciclismo seguirà la tappa di Roccaraso per TeleAesse
Sicuramente tutti gli appassionati di sport stanno vivendo con trepidazione questi giorni che li separano dall’arrivo del Giro d’Italia, benché non sia passato molto tempo da quando la carovana rosa ha attraversato il territorio dell’Alto Sangro, infatti l’ultima volta che i tifosi locali sono riusciti ad applaudire i “girini” da vicino è stata lo scorso anno durante la tappa Fiuggi – Campitello Matese.
Il 12 maggio però l’emozione sarà incontenibile perché a distanza di otto anni, quando potemmo assistere alla vittoria di Gabriele Bosisio (LPR ) sul piazzale degli Sciatori a Pescocostanzo, ci sarà un altro arrivo di tappa da incorniciare. Anche questa volta i corridori proverranno da Isernia, soltanto che al posto del Macerone come penultima salita, i ciclisti dovranno percorrere una lunga rampa che pur non presentando pendenze elevate potrebbe essere d’intralcio alla marcia dei corridori per via del vento.
Al giro partito oggi dall’Olanda sono presenti 22 team per un totale di 198 corridori, anche se fra i candidati alla vittoria manca il campione uscente Alberto Contador (Tinkoff) il quale per il 2016 ha deciso di puntare tutto sul Tour de France. Mentre sarà presente Vincenzo Nibali che riuscì a vincere la corsa rosa nel 2013 e l’anno dopo a fare centro al Tour de France. I fari sono puntati tutti sul campione messinese che oggi ha dichiarato sulla Gazzetta dello Sport che l’arrivo a Roccaraso potrebbe rappresentare il primo vero test.
Proprio alcuni giorni fa è stato in zona per provare gli ultimi chilometri della tappa che dopo 157 km porterà i ciclisti da Ponte (Bn) a Roccaraso. Anche se per Vincenzo Nibali, come egli stesso ha detto, il percorso della sesta frazione non sarà difficile, per la maggioranza dei corridori rappresenterà sicuramente il primo vero banco di prova e come si è sentito più volte dire dagli esperti anche se non decreterà il vincitore, ci dirà chi di loro non è in grado di vincerlo. In ogni caso sarà una grande festa che come sempre accade quando si tratta di eventi legati allo sport della bicicletta unirà tutti, dal praticante alla massaia che se le parli di ciclismo le viene in mente solo il nome di Gimondi.
Essendo tutti a conoscenza della salita che conduce da Castel di Sangro all’ Aremogna, credo sia superfluo descriverla, importante comunque tenere a mente che i corridori affronteranno l’ultimo tratto di strada, quello che conduce alle Gravare dove verrà posizionato il traguardo, salendo dal versante del santuario Madonna della Portella.
Appuntamento quindi il 12 maggio sulle strade del grande ciclismo per applaudire tutti i partecipanti alla 99° edizione della “corsa più dura nel Paese più bello del mondo”.
Piergiorgio Rocci
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