Castel di Sangro, Sim Fly Festival: il rilancio turistico è nel Contratto di fiume
Ufficializzato il contributo che sarà prestato dai pescatori a mosca
Con il tredicesimo SIM Fly Festival che si è concluso ieri domenica 26 giugno 2016 nell’ex convento della Maddalena a Castel di Sangro, in Abruzzo, è stato ufficializzato il coinvolgimento dei pescatori a mosca nella concretizzazione del Contratto di fiume.
È stato il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso in persona a rivolgere, ai partecipanti del Sim Fly Festival, l’evento di punta della Scuola italiana di pesca a mosca, l’invito ad aggiungersi al tavolo politico, scientifico e sociale avviato nei mesi scorsi con l’obiettivo di recuperare, riconvertire e valorizzare il fiume Sangro. «Rivolte al Contratto di fiume esistono specifiche direttive e risorse comunitarie – ha spiegato il presidente della Sim Osvaldo Galizia – Con questa maggiore consapevolezza riusciremo a tutelare la qualità delle acque e a conferire al fiume un valore economico: vedere gli operatori lavorare insieme in maniera tanto efficiente da costituire un volano territoriale basato sul turismo sportivo è un obiettivo che la Sim persegue da diversi anni, con il progetto “Le strade della pesca a mosca” (“Fly fishing roads”)».
In occasione della tavola rotonda “Il contratto di fiume” è stato anche presentato il libro di Paolo Morelli “Racconto del fiume Sangro”ed è stata portata la testimonianza della Cooperativa Pescatori della Laguna di Obetello, che con la pesca a mosca ha contribuito notevolmente al rilancio dell’immagine della laguna, precedentemente colpita da un fenomeno naturale. La Scuola italiana di pesca a mosca – è stato detto – si schiera inoltre con le associazioni del territorio contro la realizzazione della minicentrale idroelettrica in progettazione sul fiume Sangro.
Il Festival ha dato a tutti i partecipanti la possibilità di avvicinarsi a questo sport ambientalista grazie ai laboratori gratuiti di costruzione delle canne di bamboo tenuti dai rod makers IBRA e di mosche artificiali con i migliori fly tiers, italiani e stranieri, e ai mini corsi di tecniche di lancio a cura degli istruttori Sim. Realizzato grazie alla collaborazione del Comune di Castel di Sangro, dell’associazione sportiva Sangro e dell’Archeoclub di Castel di Sangro, costituisce il momento conclusivo di una settimana di corsi per aspiranti istruttori e di perfezionamento e uno stage che vede coinvolti istruttori di pesca a mosca italiani e stranieri. I migliori costruttori di mosche straniero e italiano 2016 sono stati il norvegese Barry Ord Clarke e Walter Luzi, per l’occasione insigniti dell’annuale premio “Claudio D’Angelo Awards”.
«La pesca a mosca non è solo una tipologia di pesca, è una filosofia di vita, un discorso culturale». Così il presidente della Sim Osvaldo Galizia ha aperto il tredicesimo Sim Fly Festival la sera di venerdì 24 giugno, introducendo la sesta edizione dell’iniziativa enogastronomica “La trota sul palco”. Il pescatore a mosca, infatti, pratica il catch&release, ossia rilascia in acqua i pesci che cattura, in quanto l’amo che usa è senza ardiglione. È per questo che la serata inaugurale intende valorizzare la necessità di proteggere la trota anche considerando il suo valore culinario: vengono utilizzate infatti esclusivamente trote di allevamento, fornite anche quest’anno dallo stabilimento a Bussi della troticoltura marchigiana “Eredi Rossi”. La manifestazione culinaria è stata realizzata anche in collaborazione con l’associazione Cuochi Val di Sangro e Valle Peligna, la Cantina Miglianico e il pastificio Rustichella d’Abruzzo di Pianella (PE).
Dalla cultura gastronomica a quella artistica: durante il Festival è stata anche inaugurata la 16esima Mostra internazionale di arte contemporanea “L’arte della pesca… la pesca nell’arte”, curata da Lino Alviani, maestro e direttore artistico del Museo della pesca a mosca di Castel di Sangro, con la partecipazione dell’artista olandese Ad Swier e dell’abruzzese Valeria De Cecco.
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