Castel di Sangro, Tordera: “Potenziate le attività della sala operatoria”
La misura di rafforzamento riguarderà sia operazioni programmate sia le urgenze
All’ospedale di Castel di Sangro, già nel corso del corrente mese di luglio, 3 sedute in più di sala operatoria, per chirurgia, ortopedia e traumatologia, da utilizzare sia per gli interventi programmati sia per le urgenze. E’ il frutto di un serrato e costruttivo confronto svoltosi nei giorni scorsi tra il Manager della Asl Rinaldo Tordera e il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, all’insegna della piena collaborazione.
In concreto, durante il corrente mese di luglio, le sedute operatorie passeranno dalle attuali 5 a 8 e l’aumento del numero di operazioni potrà essere utilizzato, a seconda delle necessità, sia interventi d’elezione (che si svolgono secondo un calendario prestabilito) sia per interventi d’urgenza. Inoltre, nel prossimo mese di agosto, il lavoro in sala operatoria potrà contare, in base alle esigenze, su un minimo di 5 fino a un massimo di 10 sessioni.
“La Direzione della Asl – dichiara il Manager Tordera – ha posto in essere nell’immediato un miglioramento dell’attività operatoria con la prospettiva, peraltro, di un suo ulteriore potenziamento quando verrà concluso il concorso per l’assunzione di 2 anestesisti. A questo proposito proprio ieri l’azienda ha nominato, come primo passo dell’iter, la commissione esaminatrice. Abbiamo inoltre definito il crono programma, le cui tappe verranno comunicate nel dettaglio nei prossimi giorni, per l’installazione di nuove apparecchiature, destinate al servizio di radiologia dell’ospedale di Castel di Sangro.
Quando, come in questo caso – conclude Tordera – le istituzioni lavorano con unità d’intenti e nell’interesse del territorio”, dichiara il direttore generale della Asl, “si riescono a trovare soluzioni efficaci e in tempi rapidi. Dopo il lavoro propositivo e di stimolo, svolto nei giorni scorsi dal sindaco, abbiamo raccolto ed esaminato le varie proposte dell’amministrazione comunale e trovato un comune punto d’incontro. L’ospedale di Castel di Sangro va tutelato sia per il suo status di presidio di montagna sia per l’impatto turistico di cui si fa carico e che richiede un’adeguata assistenza ai villeggianti”
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