Castel di Sangro, file interminabili al pronto soccorso. “Organico depotenziato”, denuncia il TdM
Lettera-denuncia del Tribunale del Malato: "Si adegui l'organico con i parametri stabiliti dal Piano Sanitario Regionale".
Con la crescente presenza di turisti nel comprensorio abruzzese-molisano si aggravano i disagi dell’utenza al pronto soccorso dell’ospedale di Castel di Sangro. Lunghe file d’attesa, prima di essere visitati dai medici, causate dall’ organico inadeguato a fronte di un’aumentata richiesta d’interventi. A denunciarlo con una lettera ai vertici dell’Asl 1 è il Tribunale del Malato che rimarca la necessità di adeguare la “forza effettiva” dei medici in servizio al pronto soccorso, rispettando i parametri previsti dal Piano Sanitario Regionale.
“A Maggio scorso – scrive il responsabile del Tdm Domenico Caruso – si è svolto un Audit-Civico sul funzionamento del Pronto Soccorso, tra le varie disfunzioni riscontrate, forse la più grave, è proprio la carenza di medici. Le disposizioni di cui al Piano Sanitario Regionale prevedono un organico di otto medici più un responsabile. Ma in realtà – sottolinea Il Tdm – attualmente il servizio è assicurato soltanto da quattro sanitari più il responsabile del servizio, dott. Osvaldo Tortora. Sebbene tutti si adoperano con tanta buona volontà e turni di lavoro a volte insostenibili, sono inevitabili situazioni di grave disagio per gli utenti che, a volte, sono costretti a lunghe attese per carenza di operatori”.
Una situazione a dir poco insostenibile ed ingiustificabile in un comprensorio a vocazione turistica che in questi giorni vede aumentare esponenzialmente le presenze nei paesi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo e dell’Alto Molise. E la cosa più assurda, denuncia Caruso: “E’ che la situazione diviene più drammatica, nei fine settimana e negli altri periodi festivi, a causa della sospensione del servizio sanitario da parte dei medici di base. Infatti molti cittadini affetti da patologie o malori facilmente risolvibili, in assenza degli abituali riferimenti sanitari, si rivolgono al Pronto Soccorso aggravando il disagio delle lunghe attese”.
I motivi esposti da Caruso al manager dell’Asl 1 Tordera ed al direttore sanitario Masciulli, dunque, meritano giusta considerazione e “L’adozione di provvedimenti urgenti al fine di rafforzare, almeno con altri due medici, l’organico del Pronto Soccorso, in modo che siano garantite prestazioni tempestive ed efficaci”.
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