Progetto Comune: “Caruso collezionista di brutte figure”
“L’amministrazione comunale di Castel di Sangro ci ha ormai abituati a roboanti proclami sistematicamente smentiti dai fatti. La propaganda è ormai da tempo la vera cifra dell’azione di Caruso, lontano dalle vere esigenze dei cittadini. L’ultima beffa in ordine di tempo è toccata ai commercianti. Subito dopo aver presentato in consiglio comunale una fumosa proposta di delibera sul sostegno al mondo del commercio locale, l’amministrazione ha infatti provveduto a convocare una riunione con la categoria.
Peccato che l’invito sia stato recapitato soltanto a pochi eletti, tagliando fuori buona parte del mondo del commercio castellano. All’appuntamento, infatti, erano presenti soltanto in sette. Una gaffe clamorosa, seguita da una inevitabile bufera che ha coinvolto il sindaco e gli assessori organizzatori, i quali evidentemente – quand’anche venisse loro riconosciuto il beneficio della buona fede – mostrano una incredibile ingenuità, che male si concilia con la responsabilità di governare una realtà importante e complessa come quella che caratterizza il mondo del commercio in riva al Sangro.
Molti tra gli esclusi si saranno domandati quale fosse la patente di legittimità necessaria per ricevere un invito dalle istituzioni. Forse dovranno semplicemente rassegnarsi all’idea che la selezione dei partecipanti sia stata effettuata sulla base delle preferenze dell’amministrazione comunale, in una logica da cerchio magico, oppure attraverso un tardivo e sconclusionato passaparola dell’ultimo minuto, che contraddice perfino la più banale regola del rispetto che chi ha l’onore di amministrare dovrebbe avere nei confronti dei cittadini. Unica consolazione per gli esclusi, quella di essere venuti a conoscenza che uno degli argomenti dell’adunata era l’organizzazione della notte bianca del 20 agosto, con la richiesta di contribuire, con l’ennesimo sforzo economico, alla sua realizzazione.
In tempi di magra, dunque, l’amministrazione bussa alla porta dei commercianti chiedendo di mettere mano al portafogli. Ci spiace dover ricordare a Caruso, per l’ennesima volta, che per una buona gestione delle risorse pubbliche in un momento difficile per le casse comunali, bisognerebbe con un po’ di determinazione riscuotere le centinaia di migliaia di euro di crediti che vanno accumulandosi nel bilancio pubblico, piuttosto che spremere come limoni le attività commerciali che già devono far fronte ad una pressione fiscale molto elevata.
È come se ci fossero delle zone di privilegio che non si possono intaccare, mentre tutti gli altri possono essere tassati e tartassati, senza alcuna vergogna. Caruso farebbe cosa saggia se si presentasse di fronte a qualche telecamera, rivolgendosi ai commercianti – questa volta possibilmente a tutti – e chiedesse scusa. Ma siamo sicuri che non lo farà, perché al di là della propaganda, l’indole non è quella della condivisione ma quella dell’imposizione”.
Gruppo Consiliare ‘Progetto Comune‘
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