Pizzoferrato, celebrato l’amore senza barriere: vince la vita
Lei si chiama Sabina, e il suo sogno nel cassetto è stato sempre il matrimonio. Lui si chiama Ernesto e dopo il divorzio sogna l’amore di tutta una vita. E’ bastato un solo attimo e, quel giorno, il destino li ha uniti. Era una fredda mattina di novembre del 2009: il reparto di neurologia dell’ospedale San Salvatore de L’Aquila era sempre lo stesso, triste ed asettico come tutti gli ospedali, ma quando sei in cura per la sclerosi multipla ogni luogo sembra uguale.
I due ragazzi si scambiarono solo qualche parola durante la visita, oltre che i numeri di telefono, nulla di più. Sabina ha 31 anni e le hanno diagnosticato la malattia quando aveva appena 14 anni. Ernesto ha 39 anni e convive con la stessa malattia dal 2006.
Cerco i loro numeri perché ho voglia di conoscerli da vicino, non mi basta sentirli per telefono, ho proprio voglia di guardarli negli occhi. Entro nella loro casa. “L’automobile a due ruote”, impreziosita con il raso bianco, è parcheggiata lungo il corridoio. Il profumo di pavimento pulito si diffonde in tutta la casa e sembra quasi di attraversare un campo fiorito.
Sabina aveva 16 anni quando accompagnò mamma Giovanna ad una visita di controllo a L’Aquila, nello stesso reparto di neurologia. Mamma Giovanna combatte contro la sclerosi multipla da ormai 27 anni. La giovane adolescente già sapeva in cuor suo che quel formicolio persistente alle mani poteva essere un segnale della malattia. Con una scusa banale lascia i genitori nella stanza delle visite e si dirige verso il medico che le dava più fiducia, il Dott. Rocco Totaro.
Il medico, trovandosi la ragazza nel suo studio, resta di stucco quando Sabina, con naturalezza e grande maturità, inizia a raccontare le impressioni sulla sua condizione fisica: le analisi le diedero ragione. La giovane donna non si è lasciata distruggere dalla tristezza, affrontando il suo destino senza paura e senza rinunce. La sua voglia di vivere è più forte di qualsiasi malattia.
Ci accomodiamo nella sala. Sabina ed Ernesto sono seduti l’uno accanto l’altra e l’allegria che regna in questa casa è disarmante. Sabina sorride anche quando parla della sua disabilità motoria ed orgogliosa mi mostra la sua nuova carrozzina, scelta proprio per il giorno delle nozze. L’amore, quello con la A maiuscola è stato celebrato questo weekend a Pizzoferrato circondati dall’amore di tutta la comunità.
Lungo le scale del comune è stato disteso uno splendido tappeto bianco. La piazza del borgo, addobbata per le nozze, sembrava la navata di una basilica. Davanti l’ingresso della casa comunale Ernesto aspetta la sua amata, colei che ha cercato per tutta una vita. Il Sindaco Palmerino Fagnilli, visibilmente emozionato, intrattiene i testimoni durante l’attesa. Una voce gioiosa irrompe la quiete: arriva la Sposa!!!
Le prime lacrime di gioia rigano il volto degli invitati. Sul sedile posteriore della vettura Sabina saluta gioiosamente gli invitati. Antonio, l’amorevole padre, apre con orgoglio la portiera dell’auto. Ogni padre sogna di accompagnare sotto braccio la propria figlia nel giorno del matrimonio. Le forti braccia di Antonio hanno sostenuto fatiche titaniche. Portare sua figlia in braccio su per le scale del comune ha il sapore della vittoria.
Finisco di bere il mio caffè. Quella stanza ormai è diventata così familiare da sentirmi a casa mia. Mi congedo salutando con affetto i nuovi amici, dedicando il mio ultimo saluto alla signora Giovanna. Dalle sue labbra immobili non esce neppure un sibilo, ma racchiusi nei suoi profondi occhi traspariva la gioia di una madre che ha vissuto mille emozioni.
Grazie per aver arricchito la mia vita. W gli Sposi.
Michele di Franco
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