Com’è tristemente ben noto, l’Eccidio dei Limmari fu compiuto dall’occupante nazista in Italia il 21novembre 1943, a Pietransieri, nel Comune di Roccaraso. In località Bosco dei Limmari i soldatinazisti trucidarono 128 persone inermi, di cui 60 donne, 34 bambini al di sotto dei 10 anni e molti anziani, senza alcuna particolare motivazione documentata (assai probabilmente per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani).

In memoria della terribile strage, il 15 luglio 1967, sul gonfalone del Comune di Roccaraso fu appuntata la Medaglia d’Oro al Valor Militare dall’allora Capo dello Stato Giuseppe Saragat. Da quel momento gli studi e le ricerche su una delle più terribili stragi della furia nazista si susseguirono fino ai giorni nostri, da quelli di Paolo Paoletti fino a quando, tra il 2008 e il 2009, i registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli realizzarono, con l’ausilio degli abitanti di Pietransieri, il film sulla Memoria dell’Eccidio “Il sangue dei Limmari”. Diversi testimoni oculari (fra i quali l’unica superstite della strage, Virginia Macerelli, e una gran parte della comunità locale) ricostruirono il dramma dell’evacuazione e del terrore disseminato dalle truppe naziste tra i casolari di Pietransieri.

In rispetto delle vittime e nel segno della promozione attiva di questo lodevole genere di iniziativa, il Comune di Roccaraso è lieto di informare la cittadinanza che l’Associazione History Hunters-Gustav Line (costituitasi ad Ortona, nei giorni del triste anniversario di una delle battaglie più sanguinose dell’intero conflitto che si svolse, nel centro abruzzese, dal 21 al 28 dicembre 1943 e che già Il 12 dicembre 2015, come prima iniziativa ufficiale, suggerita dal vicepresidente Maurizio Santilli, appose una targa commemorativa in contrada Limmari in ricordo della strage di Pietransieri) si è proposta di effettuare gratuitamente un sopralluogo funzionato ad una ricerca di tipo storico-culturale in località Limmari, nella giornata del 30 Ottobre 2016.

Detto sopralluogo verrà effettuato con l’ausilio di strumenti professionali di rilevamento (metal detectors) dal già citato team di professionisti (a capo dei quali ci sarà il presidente Lamberto Mascitti) che da anni ricerca storie, testimonianze e reperti lungo quella che fu, durante la seconda guerra mondiale, la Linea Gustav, in modo da portare avanti la stesura di un sempre più completo diario della memoria.