“Eremiamo”, il turismo a piedi che piace conquista anche l’Abruzzo
Un circuito turistico tra Molise e Abruzzo per scoprire gli eremi antichi nascosti
Cresce l’interesse per il progetto turistico che mette in rete gli eremi molisani. Eremiamo, il progetto turistico nato in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, allo scopo di valorizzare e promuovere turisticamente gli eremi del Molise, si impone sempre di più come una realtà innovativa nel contesto dello slow tourism.
Domenica scorsa oltre sessanta turisti, nel corso del tour promosso dall’agenzia Molise Tour & Omega Travel di Matrice, hanno visitato l’Eremo di Sant’Amico, ubicato a quasi mille metri di altezza nell’omonimo bosco di Sant’Amico, in territorio di San Pietro Avellana.
Un luogo simbolico dal punto di vista spirituale e suggestivo sotto l’aspetto paesaggistico-ambientale, inserito nel circuito turistico ideato un anno fa da Roberto Colella e Davide Vitiello e che comprende complessivamente cinque eremi dislocati sull’intero territorio regionale: oltre a quello di San Pietro Avellana, gli eremi di San Luca a Sant’Angelo del Pesco, l’eremo di San Michele a Castel San Vincenzo e gli eremi dedicati al culto di Sant’Egidio a Frosolone e Bojano.
Un progetto che sta destando interesse anche nel vicino Abruzzo, tanto è vero che l’amministrazione comunale di Villalago, piccolo borgo situato nella Valle del Sagittario in provincia dell’Aquila, noto tra l’altro per la presenza del caratteristico eremo di San Domenico, ha inteso aderire al progetto per volontà del Sindaco Fernando Gatta. Il marchio “Eremiamo” costruisce un’offerta di turismo tematico che intende mettere in evidenza quelle peculiarità locali, come nel caso specifico degli eremi, in cui ambiente, cultura e religione presentano caratteri di estremo interesse. Il marchio vuole incentivare il turismo religioso in Molise attraverso pacchetti turistici già sperimentati con successo.
Gli obiettivi sono la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e religioso; la promozione degli eremi attraverso un approccio integrato con i territori di riferimento; la creazione di rapporti di integrazione con attori del territorio che offrono servizi come la ristorazione, trasporto, guide, alloggio; la destagionalizzazione dei flussi turistici; la completa fruizione dei beni monumentali, artistici e paesaggistici presenti sul territorio.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.