Oggi, in tutte le librerie d’Italia, esce Grande nudo, il nuovo libro del sassarese Gianni Tetti pubblicato dalla Neo Edizioni di Castel di Sangro.

Un romanzo corale, torrenziale, esploso, in cui l’autore narra dei giorni in cui viviamo e di quelli immediatamente successivi al presente che conosciamo. Il libro è ambientato in una Sardegna preda di attentati e fondamentalismi; una terra presidiata dall’esercito in cui gli esperimenti nucleari hanno creato un’orda di infetti riottosi. In uno scenario apocalittico, si muove un’umanità alla deriva, capace di ogni bassezza pur di salvare la pelle. La guidano un pescatore affetto dal morbo e un branco di cani che sembra avere un progetto.

Con uno stile asciutto e cadenzato, Tetti costruisce un mondo in cui la tradizione sarda si unisce alle paure più profonde dell’uomo moderno. Una visione deformata, laterale, suggestiva della società odierna in cui l’unica ipotesi di salvezza risiede nelle generazioni future.

Il libro è il terzo capitolo della “Trilogia del vento”, iniziata nel 2009 con I cani là fuori e continuata con Mette pioggia nel 2014. I tre romanzi non sono consequenziali e possono leggersi al ritmo di tre capitoli autoconclusivi. I rimandi sono piuttosto di ambientazione e suggestioni, anche se, ad onor del vero, alcuni personaggi secondari ritornano in tutte e tre le opere.