Abruzzo Innovatur, Colecchi: “Regione benchmark sull’innovazione”
Sistemi di booking innovativi e personalizzati, un channel manager, la sperimentazione di un nuovo modello di riconoscimento facciale attraverso telecamere per governare i varchi di accesso ad impianti di risalita, parchi a tema, campeggi, villaggi, strutture ed attrezzature sportive, un pacchetto applicativo per l’invio dei dati relativi alle presenze nelle strutture ricettive in raccordo con le amministrazioni regionali, provinciali e con le questure.
Il via libera dell’Autorità di audit e controllo della Regione Abruzzo all’attività svolta da “Abruzzo Innovazione turismo” nella gestione del Por Fesr 2007-2013, ha ulteriormente certificato che l’Abruzzo ha le carte in regola per candidarsi a diventare una delle Regioni benchmark in questo percorso. Con progetti realizzati per 2,7 milioni di euro, il Polo di innovazione per il turismo (composto da 54 imprese, 19 partner istituzionali che rappresentano attraverso le singole compagini sociali circa 2000 imprese), presenta ora un consuntivo robusto legato al settennato della precedente programmazione dei fondi strutturali.
“Fare squadra, permettere alla varie competenze di sedersi intorno ad un tavolo per disegnare insieme la rotta di crescita innovativa della nostra Regione è stata la stella polare del nostro lavoro – ha spiegato Dario Colecchi, presidente di Abruzzo Innovatur – Studi ed analisi di ogni tipo ci dicono con chiarezza che oggi il web è decisivo nelle scelte del turista. L’Abruzzo ha l’ambizione di guardare oltre: non va solo colmato il digital divide infrastrutturale, ma bisogna rilanciare con progetti innovativi che aiutino le imprese e gli operatori a cogliere tutte le opportunità anche di tipo finanziario che sono a disposizione. In questi anni – ha aggiunto Dario Colecchi – il polo ha sfornato idee e progetti a ripetizione, realizzandone tanti di assoluto rilievo che molte altre Regioni ora vogliono mutuare”.
Abruzzo Innovatur, infatti, non è stato solo il “laboratorio” del turismo hi-tech della regione, ma fino ad ora è stato un vero e proprio incubatore di progetti che permettono oggi all’Abruzzo di essere più attrattivo e che facilitano l’accesso a nuovi mercati, anche internazionali. Tra le iniziative che puntano a coniugare sostenibilità e sviluppo, c’è sicuramente “Abruzzo Innovatur 2020”. Si tratta di un progetto pilota, che ha come cofinanziatori anche partner come Ance e Confindustria, che mira a definire linee guida, modelli e strumenti innovativi di rigenerazione territoriale e urbana.
Con la collaborazione dell’architetto Mario Cucinella (che vanta numerose esperienze professionali al fianco di Renzo Piano) e dello studio legale Lipani-Catricalà, sono stati messi a punto il Libro Bianco sulla rigenerazione territoriale urbana e l’Agenda strategica degli interventi. Notevole anche il lavoro dedicato ai progetti di ricerca per le imprese aggregate al polo come il “Sae” (Sicurezza, ambiente e sviluppo), attuato all’interno del comprensorio turistico dell’Alto Sangro per migliorare il tasso di sicurezza degli impianti di trasporto, una cui costola è rappresentata dal piano di sicurezza attiva per la gestione del rischio valanghe. Oggi il Polo Abruzzo Innovatur ha avviato un percorso di ristrutturazione della propria compagine per far fronte alle nuove sfide ed opportunità che la programmazione 2014/2020 sta mettendo in atto.
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