Lui cerca una moglie, lei cerca una casa.

Flavio Del Conte è arrogante e diffidente come pochi. Madeleine Kirsten è indomabile e bella come le rose di maggio. Cerca un luogo dove sentirsi finalmente a casa, distanziandosi il più possibile da un passato scomodo che le evoca spiacevoli ricordi. Finisce col ritrovarsi in un oasi di pace, limite di un tempo che sembra rallentarsi; Barrea, paesaggio sublime a cui tutti anelano.

Costretta in una situazione surreale che la fa cadere come una meteora vagante, la protagonista entrerà nella quotidianità di un uomo poco avvezzo alle delicatezze di una donna.

Avranno bisogno l’uno dell’altro ma i due si tollerano a malapena. Questo e altro ancora nel romanzo d’amore “ Sorpresi dal destino ” di Elena Lombardi – ventottenne di Roccamandolfi – edito dalla Butterfly Edizioni e disponibile su Amazon dal 10 gennaio, posizionato già in vetta alle classifiche.

L’autrice in seguito a delle occasionali visite sul territorio abruzzese, resta piacevolmente colpita dallo sfolgorio di un panorama naturale così suggestivo. Tutto si abbraccia, tutto si riflette sul lago, tutto si fonde in un groviglio di borghi e luci che evocano un’immaginazione tanto fervida, quanto piacevole ai sensi.

Questo benessere percepito, diventa il cuscino ideale sul quale adagiare il sogno di una storia d’amore che vuole nascere, prima ancora che nella mente, nel paese di Barrea, bello come l’aurora che non vuole destarsi nel giorno e incontaminato come uno scrigno di mistici equilibri.

Il fiore all’occhiello del cuore italiano, sicuramente di Elena. Un luogo di grande ispirazione e bellezza, un luogo dove è ancora possibile ascoltare i propri pensieri con il canto dei grilli come unico sottofondo.

Queste sono le motivazioni che l’hanno spinta ad ambientare il suo romanzo su per i monti, mantenendo l’alta quota delle aspettative caratteriali di due temperamenti focosi come Maddy e Flavio. Quel forte voler esserci assieme al territorio, è una delle aspirazioni della giovane autrice e di molti altri.

Un romance che resta nella naturalità delle cose. Diviene voce di un amore che sa parlarsi.