Viabilità stradale, sindaci e imprenditori dell’Alto Sangro stilano documento di protesta
La chiusura delle importanti arterie di collegamento stradale in concomitanza dell’ultimo ponte della Epifania – SS 17, SP 83 Marsicana Alfedena Pescasseroli, Valici di Passo Godi e Forca d’Acero – a seguito delle abbondanti nevicate, sono state oggetto di discussione nell’ultima conferenza dei sindaci, convocata il 13 gennaio dal Commissario straordinario della Comunità Montana Alto Sangro, Altopiano delle Cinque Miglia, Andrea Liberatore.
Alla riunione hanno partecipato anche il Presidente della DMC Altosangro sig. Ernesto Paolo Alba, il Presidente di Federturismo Abruzzo sig. Dario Colecchi, il Presidente del Consorzio Skypass AltoSangro sig. Venturino Margadonna ed il suo Vice Presidente sig. Mauro Del Castello, il Presidente di Cotas sig. Giuseppe Marone ed i Sindaci di Scanno e Villalago.
Come detto le strade del territorio hanno subito una interruzione per tre giorni consecutivi, con particolare riferimento alla SS 17, nel tratto che va da Castel di Sangro a Sulmona ed alla SP Marsicana dal tratto che va da Alfedena a Pescasseroli, oltre ai valici di Passo Godi e Forca D’Acero.
“In detta assise, in modo univoco e condiviso”, si legge in una nota indirizzata al governatore Luciano D’Alfonso ed ai vertici dell’Anas e della Provincia dell’Aquila “è stato stigmatizzato e graniticamente criticato l’atteggiamento di chi ha consentito la chiusura degli indicati tratti di strada per il periodo indicato, posto che tale situazione ha generato una molteplicità di effetti negativi sull’area, causati principalmente dai numerosissimi automobilisti rimasti bloccati a Castel di Sangro e intenzionati a raggiungere l’area Parco, i paesi dell’alto piano e quelli della valle del Sagittario, scegliendo la SS 17 in alternativa ai predetti valici chiusi. Pertanto il mancato raggiungimento delle località prescelte ha determinato non solo una pesante problematica di accoglienza e sistemazione del massiccio flusso turistico, ma anche un consistente nocumento economico per le strutture ricettive e gli impianti sciistici.
Né può esser svilito il nocumento alla immagine di un territorio montano, che quindi dal punto di vista eminente turistico ed economico considera la neve come fenomeno fisiologico e di sostentamento, allorquando i media nazionali hanno dipinto una situazione disastrosa e di completo isolamento.
Le ragioni addotte dai gestori delle suddette strade, in ordine alle adottate misure restrittive, non sono apparse convincenti e ciò alla luce di un dato oggettivamente assunto in relazione alla tipologia dell’evento meteorologico che non ha avuto i riferiti caratteri di eccezionalità, ma piuttosto la consistenza del tipico fenomeno atmosferico del periodo invernale ancorché più accentuato, vieppiù considerando il dato che detta perturbazione era stata annunciata per tempo e con precisione chirurgica.
Sicché il dato emergenziale assunto a base dei provvedimenti inibitori del traffico stradale, è sembrato una diretta conseguenza del difetto gestionale del fenomeno nevoso, fronteggiato evidentemente in carenza di mezzi e di coordinamento delle forze in campo”.
Andrea Liberatore, nella qualità di Commissario straordinario della Comunità Montana ed in rappresentanza dei sindaci del territorio ed Angelo Caruso, nella qualità di Sindaco di Castel di Sangro, hanno chiesto ai titolari degli organi di rappresentanza ai quali hanno inviato la nota, ciascuno per la propria competenza, “di voler favorire una dettagliata relazione in merito ai fenomeni descritti; al presidente della Regione Abruzzo di voler favorire un incontro con i medesimi soggetti di cui alla conferenza dei Sindaci citata del 13 Gennaio 2017, onde definire la costituzione di un tavolo tecnico tra i soggetti istituzionalmente competenti finalizzato alla risoluzione delle problematiche determinate dalle future e più che probabili precipitazioni nevose”.
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