“No al centro temporaneo di accoglienza”, Colli a Volturno respinge l’invito della prefettura
Le recenti indicazioni “imposte” dalla Prefettura di Isernia a tutti gli enti locali del territorio provinciale, portano nuovamente alla ribalta la questione dell’accoglienza dei migranti nei nostri centri. Anche a Colli a Volturno, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Emilio Incollingo, sta trattando con grande interesse e soprattutto serietà all’argomento. Nella riunione di maggioranza convocata dal sindaco Incollingo, che si è svolta nella serata di lunedì 30 gennaio , sono state adottate importanti decisioni in merito alla questione.
In primis: l’amministrazione collese ha ribadito il “no” più assoluto all’arrivo improvviso e senza controllo di migranti e quindi il “no” all’istituzione in paese di un Centro di Accoglienza Temporaneo, sebbene da diverso tempo si stanno verificando tentativi in tal senso. La politica dell’amministrazione Incollingo, è stata chiara sin dal momento dell’insediamento in comune. Il comune di Colli a Volturno resta un ente locale solidale ma il rispetto della popolazione e dei cittadini va messo al primo posto. Per questo motivo, nel caso in cui ricorresse l’obbligo da parte della Prefettura di Isernia a tutti i comuni che ancora non accolgono migranti di riceverne una quota, si è deciso per la soluzione meno dolorosa possibile .
Si aderirà in tal caso, e solo in tale circostanza, al bando Sprar (Accoglienza di secondo livello) con il quale si potrà richiedere di partecipare a diverse iniziative e di ricevere ad esempio minori non accompagnati oppure mamme con bambini. Con lo Sprar il comune di Colli a Volturno, dovrebbe ospitare, secondo le stime e le percentuali fornite dalla Prefettura pentra non più di una quindicina di migranti. Invece, con un centro di accoglienza temporaneo il numero sarebbe stato molto più alto, circa una 80 di immigrati.
Problematica scongiurata grazie alla fermezza dell’amministrazione comunale di Colli a Volturno che vuole ospitare ma senza speculazioni commerciali e soprattutto nel rispetto della popolazione locale. Al momento però resta esclusa la possibilità di arrivi di immigrati sul territorio comunale.
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