“Terra e spirito. Questioni e personalità in Molise tra Ottocento e Novecento”, il libro di Antonio Di Chiro
Poietika la parola e la terra propone mercoledì 15 febbraio nell’Auditorium ex Gil di Campobasso la presentazione del nuovo lavoro di Antonio Di Chiro, dal titolo La terra e lo spirito. Questioni e personalità in Molise tra Ottocento e Novecento. Il volume trae il suo motivo ispiratore da una conferenza del filosofo molisano Igino Petrone del 1910, dal titolo Il Sannio moderno: economia e psicologia del Molise.
In questa conferenza Petrone sottolinea il rapporto simbiotico che intercorre tra lo spirito e la terra, precisando che la terra da una parte permetterebbe l’elevazione verso alte vette, comunque non speculative e teoretiche, dall’altra parte costituirebbe un freno, un limite allo sviluppo dello spirito molisano. Partendo dalle suggestioni di Petrone, si è cercato di mostrare come questo attaccamento alla terra sia stato fondamentale ai fini della costruzione di un’identità socio-culturale del Molise e di un percorso, fallimentare, di valorizzazione delle figure intellettuali che hanno operato in questa terra e che cercando di promuovere la cultura del Molise hanno in realtà contribuito a creare una mitologia sul carattere spirituale della molisanità legata a stereotipi arcaici e rurali che hanno impedito un confronto critico con le grandi tradizioni e i grandi temi della modernità e, soprattutto, hanno relegato per decenni nell’oblio i grandi e pochi pensatori che questa regione ha avuto a cavallo dell’Ottocento e del Novecento, quali Igino Petrone, Baldassarre Labanca, Giovanni Antonio Colozza e Vincenzo Tiberio.
Pensatori che, operando fuori dalla loro terra natale, hanno contribuito ad anticipare temi e questioni di rilevanza nazionale e internazionale e che, essendo stati riscoperti solo in parte ed in maniera agiografica e celebrativa, attendono ancora di essere studiati e riletti in maniera critica.
Antonio Di Chiro insegna Filosofia presso l’Università degli Studi del Molise e Filosofia nei Licei. È Dottore di Ricerca in “Sociologia e Ricerca Sociale” e ha svolto un periodo di ricerca in Germania presso il Sozialwissenschaftliches Archiv dell’Università di Konstanz, occupandosi della sociologia fenomenologica di Alfred Schütz e della teoria delle realtà multiple. È stato assegnista di ricerca in Storia della filosofia presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università degli Studi del Molise e si è occupato di “Questioni e personalità della filosofia in Molise tra Ottocento e Novecento”. Ha pubblicato, oltre a diversi saggi e articoli, Dalla logica all’etica. Wittgenstein e il dovere verso se stessi (Vitmar 2003); La dissoluzione del pensiero. Sulla cibernetica in Martin Heidegger, in Filosofia sociale (Mimesis 2007); (a cura di) La notte del mondo. Luoghi del senso, luoghi del divino (Mimesis 2010), La terra e lo spirito. Questioni e personalità della filosofia in Molise tra Ottocento e Novecento (Carabba 2015) e insieme a Giovanni Maddalena ha curato il libro di Enrico Berti, Il bene di chi? Bene pubblico e bene privato nella storia (Marietti 2014).
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