L’ adolescenza: una fase di crisi e opportunità
Colgo l’occasione per trattare un tema diffuso e che spesso molti genitori mi hanno descritto come un problema esploso all’improvviso all’interno del nucleo familiare, determinando una situazione di caos. Capita così che padri e madri parlino di figli divenuti “irriconoscibili” e “incomprensibili” e che, allo stesso tempo, descrivano sensazioni quali inadeguatezza, frustrazione e spavento rispetto al loro nuovo atteggiamento di sfida. Per i figli adolescenti è difficile accettare il rifiuto dei genitori, mentre per questi ultimi risulta faticoso non poter più controllare la vita dei figli come prima.
Spesso ci si ritrova in un circolo di colpevolizzazioni reciproche ma assumendo un’ottica diversa l’ adolescenza appare semplicemente una fase rivoluzionaria ed evolutiva della famiglia, in quanto richiede un riadattamento delle relazioni e la negoziazione dei cambiamenti. Ad essere coinvolti non sono solo i figli, come si potrebbe credere, ma tutta la famiglia, tanto che si può parlare di “ Adolescenza della famiglia ”. Compiti nuovi e trasformazioni investono tutti gli attori in gioco, i meccanismi che vengono innescati, di azione e reazione, sono tutti allo stesso tempo importanti determinando una crescita sia per l’adolescente che per il genitore.
L’ adolescente sente pressante il bisogno di sentirsi “un adulto responsabile” sperimentandosi anche all’interno del contesto familiare, allo stesso tempo è investito da cambiamenti fisici e cognitivi. I genitori hanno il compito di distaccarsi da un’immagine infantile del proprio figlio, come “bambino bisognoso di cure”, per passare a quella di un individuo con dei propri vissuti, pensieri, desideri e identità.
Fondamentale per i genitori, in questa fase del ciclo vitale come nelle altre, è la consapevolezza che essere genitori è un processo senza termine, che si costruisce giorno per giorno in collaborazione con i propri figli. Non è dunque assurdo attraversare crisi ed insicurezze, specie in una fase come quella adolescenziale dei figli, in quanto i genitori si ritrovano inconsapevolmente a vivere sentimenti di perdita, la paura della separazione, le insicurezze rispetto alle proprie scelte, la paura rispetto alla realtà esterna non più controllabile.
Ma nonostante le discussioni e le incomprensioni i genitori continuano ad avere un ruolo essenziale nella guida e nel sostegno dei figli adolescenti. Le funzioni dei genitori in questa fase sono essenzialmente due: una di contenimento, per garantire un luogo e un confronto sicuri al figlio nelle fasi di rientro nel gruppo famiglia, e una funzione normativa, che assicura la direzione al figlio che esce dal gruppo famiglia.
Le divergenze di opinione con i genitori sono, inoltre, l’espressione dell’emergente atteggiamento critico nei loro confronti, il quale è comunque positivo, poiché gli permette di ridimensionare le figure genitoriali per poter raggiungere l’indipendenza emotiva. L’adolescente dovrà emanciparsi dai genitori e contemporaneamente i genitori dovranno staccarsi dai figli, raggiungendo un nuovo equilibrio attraverso l’elaborazione di ciò che si perde e di ciò che si acquista. Così si dice, in gergo psicologico, che i confini familiari devono essere “permeabili” cioè devono consentire ai figli di uscire ed entrare dal gruppo familiare per sperimentarsi fuori (amici, scuola, ecc..) e dentro, permettendogli di assumere la condizione di dipendenza, quando non si sentono ancora in grado di essere autonomi e quella di “indipendenza” quando si sentono pronti.
Particolare rilievo in questa fase assume il ruolo paterno in quanto rappresenta il sistema normativo sociale con il quale l’adolescente deve confrontarsi, ecco perché diventa anche spesso il bersaglio di scontri.
Citando Coleman (1980) “Gli adolescenti non potrebbero divenire adulti se non fossero in grado di saggiare i confini dell’autorità, né potrebbero scoprire ciò in cui credere senza avere l’opportunità di premere fortemente contro le opinioni degli altri” .
Dott.ssa Maria Simona Bucciarelli – Psicologa
Ordine Psicologi Abruzzo Tel 339.69.25.689
E-mail simona_bucciarelli@yahoo.it
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