Rionero Sannitico, disavanzo di gestione di 760.000 euro: l’opposizione denuncia
“Ancora una volta, durante la seduta consigliare dello scorso 20 Maggio, la maggioranza comunale svilisce e “schiaffeggia” senza remore alcune il ruolo dei consiglieri di minoranza. Quello che è successo ha dell’incredibile e dimostra e sottolinea l’atteggiamento sprezzante di chi è alla guida di questo povero paese”.
Clima infuocato a Rionero Sannitico, politicamente parlando, e a denunciarlo è il gruppo di opposizione capeggiato da Nicolino D’Amico, attraverso una nota. Nel mirino il rendiconto di gestione 2016 dell’amministrazione del Sindaco Tonino Minichiello “che chiude con un disavanzo di quasi 760.000,00 Euro – scrive la Minoranza dell’Assise Civica – nonostante corredato dal parere negativo espresso dal Revisore dei Conti, l’amministrazione, in più, tenta di deliberare la concessione di un terreno definito “comunale” ad una nota compagnia di telefonia mobile. Peccato però che la proprietà di quel terreno legalmente non sia dell’Ente ma, si da il caso, sicuramente fortuito, di parenti in linea retta di uno dei Consiglieri di maggioranza, il quale tra l’altro, senza alcun senso pudico, partecipa regolarmente all’esame e alla discussione della proposta di deliberazione, disinteressandosi dell’obbligo di astensione imposto dall’art. 78 del TUEL e dal vigente regolamento comunale.
Già tutto quanto sopra eccepito – continua la nota – sarebbe sufficientemente grave ma, vi è di più, i Consiglieri di Minoranza propongono fin da subito la questione sospensiva su tale delibera, evidenziando come non si possa in alcun modo disporre di un bene fin tanto che questo non venga acquisito al patrimonio immobiliare dell’Ente, chiedendo quindi di ritornare sull’argomento allorquando tutta la procedura fosse stata perfezionata”.
Proposta messa ai voti ma rigettata dalla Maggioranza. “Si penserà quindi che abbiano proceduto all’approvazione della proposta di delibera…..no, troppo semplice e scontato”, spiegano i consiglieri di opposizione. “Immediatamente dopo, il capogruppo della maggioranza, non potendo in nessun modo contraddire le considerazioni della minoranza, a seguito degli infruttuosi tentativi di emendare e recuperare una proposta di deliberazione completamente illegittima, propone il rinvio dello stesso argomento; ovviamente, messa ai voti la proposta viene approvata dalla maggioranza”.
Un “gioco di prestigio” che non è assolutamente piaciuto al gruppo di D’Amico che rincara la dose: ” C’è un non so che di contraddittorio: si vota per “partito preso” senza neanche comprendere? Solo perché una proposta proviene dalla minoranza, ancorché giusta, si deve a priori rigettare? Questa Signori sarebbe democrazia! Questo Signori sarebbe rispetto dei ruoli e delle regole! No, questa è l’ennesima dimostrazione dell’autoritarismo dittatoriale ove in alcun modo si tiene in considerazione nessun’altra proposta anche se sensata e costruttiva per il solo fatto che questa non sia pervenuta da qualcuno degli esponenti di questa spregiudicata maggioranza. E’ ora che qualcuno o meglio chi di dovere intervenga per riportare quel principio essenziale che dovrebbe essere alla base di una società civile: rispetto! E’ questo che non soltanto chiediamo – conclude la nota – ma, arrivati a questo punto, pretendiamo!”.
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