Esclusivo – Un sogno chiamato transumanza: positivo il bilancio dell’edizione 2017
E’ positivo il bilancio della transumanza tra Puglia e Molise. La secolare avventura della famiglia Colantuono alle prese con 300 bovini in cammino dalla provincia di Foggia a quella di Isernia, destinazione Acquevive di Frosolone, ha entusiasmato chi ha deciso di raggiungere la carovana lungo le strade o sui tratturi ancora intatti del Molise. Mandriani al lavoro incessantemente. Poche ore di sosta per loro. Intimi i bivacchi, calde al tepore del fuoco le notti a San Paolo di Civitate, Santa Croce di Magliano e Le Quercigliole di Ripalimosani.
Tutto è filato via liscio anche quando l’emergenza si è frapposta tra l’arrivo e la carovana. E’ successo a pochi chilometri da Frosolone quando una mucca marchigiana è finita in un tombino nascosto dalla fitta vegetazione. Straordinaria l’opera di soccorso dei Colantuono e degli altri mandriani in zona. Imbracato l’animale, un mezzo meccanico ha provveduto a tirarlo fuori e in ottimo stato al punto che l’animale è tornato immediatamente a trotterellare al centro della mandria.
Ma il meglio forse la transumanza lo ha offerto nel binomio consolidato tra i viaggiatori e la gente, sui tratturi. Diversi punti di accoglienza allestiti con cibi genuini e bevande in quantità: a Matrice, Castropignano, Torella del Sannio solo per citare alcuni punti del percorso. I sindaci di questi centri hanno tutti omaggiato il passaggio della transumanza. E poi l’accoglienza speciale nelle serate a San Paolo di Civitate, Santa Croce e Le Quercigliole con le rispettive comunità perfettamente calate nel ruolo di protagoniste insieme con i mandriani e i bovini.
Oltre alla mucca salvata, che si chiama Primavera, la transumanza 2017 ha trovato un altro simbolo: un cucciolo di pastore abruzzese che il veterinario Pasquale Luciani, a nome della comunità di Castropignano, ha voluto regalare alla famiglia Colantuono. Coccolato dai bambini e abbracciato da Carmelina Colantuono, il cucciolo, che si chiama Leone, si è subito inserito nel gruppone e magari tra qualche tempo comincerà a custodire anche lui la mandria di mucche podoliche e marchigiane.
Il guado del Biferno, all’alba dell’ultimo giorno, sabato scorso, ha completato il repertorio di emozioni. Decine di curiosi e fotografi sulla sponda del fiume molisano ad assistere all’incontro tra la natura, l’uomo, l’animale e la storia. Una vera perla la transumanza. Buone notizie anche sul piano del sostegno vero, che ha fatto segnare cifre importanti sulla pagina facebook – Transumanza 2017 ha toccato i 200mila contatti – presenze sul percorso e anche contributi in denaro nel progetto di crowdfunding voluto da Asvir Moligal e da Nicola Di Niro. Raccolti oltre 1000 euro in una settimana e ci sono altri 67 giorni per dare un contributo, anche simbolico, per la salvaguardia di una delle cose più belle e invidiate che il Molise possa offrire. La transumanza è un lungo viaggio e, a quanto pare, anche senza il sostegno della Regione Molise e di altri enti pubblici, riesce a sopravvivere e a entusiasmare i molisani e, via internet, il mondo intero.
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