Castel di Sangro, un anno a misura di ambiente: le istituzioni incontrano la scuola
Le scuole dell’Istituto Comprensivo Alda Merini si avviano verso la chiusura e verso la conclusione di tutte le attività didattiche. Anche il 2016-2017 è stato un anno intenso e ricco di iniziative che hanno interessato tutti i plessi scolastici e i vari Comuni nei cui territori le scuole sono ubicate e svolgono la oro azione formativa. Il filo conduttore delle proposte didattiche svolte durante l’anno che volge al termine è stato l’ambiente e, alunni, docenti, tanti operatori scolastici, amministratori e funzionari degli enti locali, ma anche di tante altre istituzioni, si sono impegnati per rispettare le tematiche programmate.
“Educare al territorio e alla cittadinanza attiva” il titolo della macroarea 2016-2017 dell’Istituto Comprensivo.
«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione». L’articolo 9 della Costituzione Italiana introduce tra i principi fondamentali lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica e la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico, artistico ed ambientale.
L’intento è stato quello di costruire percorsi-sintesi con la storia e le scienze sociali, con cui la geografia condivide pure la progettazione di azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinché le generazioni future possano giovarsi di un ambiente sano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico: sono stati temi di forte rilevanza geografica, in cui è essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di convergenza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio della cittadinanza attiva e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.
La metodologia di lavoro, le strategie educativo-didattiche individuate dai docenti, in sinergia con le istituzioni rappresentative del territorio hanno privilegiato: apprendimento cooperativo, giochi di ruolo, apprendistato cognitivo, approcci metacognitivi, soluzione di problemi reali, approcci narrativi e dialogici, brainstorming, uscite sul territorio, escursioni, perlustrazioni, riscoperta dei giochi di una volta, il ritorno “all’amico albero”.
Per imparare il territorio è necessario un approccio interattivo che richiama l’osservazione e la scoperta privilegiando momenti di ricerca, di indagine sul campo e di laboratori interattivi. Nasce da qui l’iniziativa in programma domattina a Castel di Sangro, illustrata nella locandina. Si comincia alle ore 15.
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