Ecco chi è il preparatore atletico: il focus di Maurizio Di Silvestro
L’obiettivo del preparatore atletico nello sport è quello, insieme allo staff tecnico e medico,di pianificare la giusta strategia di allenamento delle capacità condizionali e coordinative dell’atleta, tenendo conto delle caratteristiche individuali e del gesto tecnico. In passato, e purtroppo ancora in parte oggi, la figura del preparatore veniva interpretata come marginale nella pianificazione annuale degli allenamenti ma non è così, forse è nella presunzione di molti allenatori pensare di poter fare anche da preparatore.
Al giorno d’oggi la letteratura scientifica si è molto occupata dello studio del comportamento dell’atleta durante l’attività sportiva. In considerazione dei dati suffragati dai test eseguiti in campo ed in laboratorio, agli addetti ai lavori sono messi a disposizione molteplici soluzioni di allenamento con cui è possibile senz’altro la pianificazione annuale di una Stagione sportiva.
Per raggiungere risultati sportivi ai massimi livelli l’allenamento dev’essere quindi pianificato, distribuendolo nel corso dell’anno nelle giuste dosi, alternando fasi di carico con quelle di adattamento ad esso, per permettere alle capacità condizionali acquisite di “stabilizzarsi”.
Non meno importanti sono i periodi di recupero attivo, da inserire ad hoc in determinate circostanze per non cadere nel rischio del “superallenamento”. La preparazione atletica è stata a lungo sottovalutata. Gli allenamenti si riducevano a un’insieme di esercitazioni tecnico tattiche oppure simulavano l’atto motorio specifico. Un’altro ambito di intervento importante è il recupero di atleti infortunati.
Solo recentemente il preparatore atletico è diventato una presenza costante presso sport di squadra ma anche in alcune discipline individuali come tennis, motociclismo, nuoto, ciclismo, sci. Solitamente affianca l’allenatore a cui spetta l’elaborazione tecnico tattica e non atletica degli atleti. Previene gli infortuni caratteristici e porta l’atleta alla condizione fisica migliore, per gareggiare al meglio. Oggi il preparatore atletico è una figura fondamentale per molte attività sportive. Infatti, sia le squadre che i singoli atleti richiedono un preparatore personale e specifico che affronti programmi differenziati.
L’attività del preparatore atletico varia molto a seconda della disciplina sportiva ed è rivolta sia ad atleti singoli che a squadre. Il preparatore atletico vigila invece sulla sua forma psico-fisica. Nei giochi di squadra invece, (e, conseguentemente, nella preparazione delle squadre sportive), essendo molti gli elementi che concorrono al raggiungimento del risultato finale, può capitare che siano due diversi specialisti ad occuparsi della preparazione degli atleti: l’allenatore e il preparatore atletico, ciascuno con competenze specifiche. Il primo si occupa della strategia e della tecnica di gioco, il secondo della preparazione fisica che deve sempre essere funzionale alle strategie definite dall’allenatore.
Il preparatore atletico mette l’atleta o la squadra nelle condizioni psico-fisiche migliori, in relazione ad una specifica disciplina sportiva. La sua attività ha quindi l’obiettivo di fornire all’atleta gli strumenti necessari alla sua formazione, sviluppandone nel contempo le doti naturali. In passato infatti i risultati agonistici raggiunti dagli atleti erano dovuti soprattutto alle doti naturali di questi ultimi; ai giorni nostri invece, per raggiungere dei buoni risultati, occorre anche un’adeguata preparazione atletica che solo questo professionista è in grado di fornire.
A tal fine, avvalendosi della motivazione psicologica dell’atleta, egli ne sviluppa le potenzialità sulla base delle diverse condizioni psico-fisiche di ciascuno.
Un aspetto interessante del preparatore atletico è il suo ruolo nella preparazione mentale e nella gestione dello stress. In dettaglio:
– assumono il ruolo di consulenti o di confidenti e contribuiscono allo sviluppo e alla crescita della personalità degli atleti;
– insegnano agli atleti e agli sportivi a fare sempre meglio, a controllare gli impulsi, a conoscere i propri limiti.
Purtroppo oggi in molti si spacciano preparatori atletici senza avere nessuna competenza ed inoltre alcuni allenatori, seguendo delle linee guida standard, si arrogano il diritto di ricoprire tutte e due le figure.
Maurizio Di Silvestro
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