L’Alto Sangro piange Don Renato D’Amico, scomparso oggi all’ospedale di Pescara
Ha lottato con tutte le sue forze, determinazione e coraggio, “affidandosi alla volontà della Madonna“, come ha detto a tutte le persone che lo hanno incontrato, prima del ricovero all’ospedale di Pescara, dove è deceduto questa mattina intorno alle 10.30.
La morte di Don Renato D’Amico – parroco di Roccacinquemiglia – lascia nella disperazione migliaia di fedeli che nel corso dei suoi quarantaquattro anni di sacerdozio hanno avuto modo di apprezzarne i tratti umani e spirituali. Sono innumerevoli i messaggi apparsi in questi ultimi giorni nella sua bacheca di facebook, dopo aver appreso che le sue condizioni di salute erano improvvisamente precipitate. Il sacerdote da un po’ di tempo era alle prese con un tumore che non gli ha dato scampo: fino all’ultimo ha cercato di combatterlo per poi abbandonarsi alla volontà celeste.
Scrittore e musicista, il parroco di Roccacinquemiglia era animato da tante passioni. Lascia alla comunità altosangrina preziose testimonianze letterarie raccolte in quattro bellissimi volumi: “Tracce della nostra terra” (2003); “Tracce della nostra terra 2” (2005); “Pietransieri” (2007); “Rocca 5 Miglia – Borgo antico, Borgo nuovo”, tutti editi da Di Vitto editore di Scanno.
Poliedrico, ma soprattutto “mediatico”, come lo definivano scherzosamente i suoi amici ai tempi della tv locale, Carmine Riccio ed Enzo Iacobucci, che oggi ha raggiunto in Paradiso. Protagonista di diversi documentari sull’Alto Sangro andati in onda sull’ex emittente televisiva di Castel di Sangro.
A marzo, su proposta dell’allora Prefetto dell’Aquila Alecci, il presidente della Repubblica lo aveva insignito dell’onoreficenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana“.
Don Renato se ne va lasciando in lacrime e con il cuore gonfio le comunità di Roccacinquemiglia, Roccaraso e Castel di Sangro; e in solitudine l’anziana mamma Michelina. I credenti sanno bene che Don Renato continuerà ad essere insieme a noi, vigilando dall’alto il suo amato territorio. Tutti gli altri invece non potranno mai negare di aver conosciuto un bravo prete, aperto al dialogo e pieno di entusiasmo. Dire che ci mancherà è superfluo.
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