Scapoli, la zampogna tra i patrimoni culturali dell’umanità riconosciuti dall’Unesco
Se ne parlerà sabato 25 novembre a Scapoli in occasione dell’Incontro Zampognaro d’Autunno che fa da cornice all’assemblea dei soci del Circolo della Zampogna e con il 27° compleanno dell’associazione che vide la luce proprio il 25 novembre 1990.
Il tema di candidare la zampogna per la sua iscrizione nella Lista Rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità salvaguardia del patrimonio culturale immateriale costituisce la cifra distintiva del Circolo della Zampogna: il suo essere radicato sul territorio, lavorare per il territorio di appartenenza ma senza lasciarsi intrappolare in una logica localistica.
Lo dimostrano – oltre all’ampia extra Molise spaziano in quasi tutte le regioni italiane, tante iniziative e realizzazioni quali, per citarne solo alcune – il Festival Internazionale della Zampogna, la Mostra Permanente di zampogne italiane e straniere (primo museo in assoluto in Italia interamente dedicato a zampogne e cornamuse di varia natura e provenienza, aperto dal 1991) e la rivista Utriculus di respiro e diffusione (quest’ultima sia pure in ambito di cosiddetta “nicchia”) internazionale.
Il tema di candidare la zampogna nella Lista Unesco venne lanciata dal Circolo già nel 2009 in una tavola rotonda appositamente organizzata nell’ambito del Festival di quell’anno con la collaborazione del Comitato Nazionale per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale e con il patrocinio dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia-Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Vi parteciparono qualificati relatori e testimoni dello stato di vitalità della tradizione della zampogna nonché rappresentanti delle associazioni e comuni di tutto il centro sud in cui tale tradizione è ancora viva. L’intento precipuo fu quello di pervenire alla costruzione di una “rete delle comunità della zampogna” coordinare l’elaborazione di un progetto un declinazioni regionali e locali.
Il 25 si tratterà pertanto di un rilancio nel quale si stanno coinvolgendo anche le cornamuse del nord in nome della comune appartenenza di zampogne, pive, muse e bag degli aerofoni dotati di sacca o otre. L’incontro, aperto anche alla partecipazione di non soci, si concluderà con la consueta cena sociale in musica.
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