Convegno abruzzesi a Roma, promosso il modello ricostruzione dell’Aquila
“Ritengo che all’Aquila, soprattutto sul tema della ricostruzione privata post-sisma, ci siano state delle scelte assolutamente idonee e adeguate. In ogni caso, il modello degli Uffici speciali rappresenta il perno su cui la ricostruzione privata si baserà anche nel nuovo cratere e questo, evidentemente, non è casuale”. Il Commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli, ha promosso a pieni voti il “modello L’Aquila”, nel suo intervento nel corso del convegno “Dal terremoto…le smart cities”, organizzato ieri dall’Associazione Abruzzese di Roma.
Alla conferenza, che si è svolta a Roma, nella sala di rappresentanza di palazzo Unar, hanno preso parte numerosi e qualificati esponenti del mondo politico, economico, istituzionale abruzzesi e romani. Al centro del dibattito, moderato dal presidente dell’Associazione abruzzese a Roma, Pierluigi Mantini, e dalla giornalista, Monica Pelliccione, tra gli altri il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, Paolo Dell’Anno, professore di diritto amministrativo, Paolo Urbani, consulente giuridico dell’amministrazione Cialente, il consigliere di Stato, Raffaele Greco, il professor Fabio Graziosi, docente di ingegneria delle telecomunicazione all’Università dell’Aquila, la professoressa Silvia Mantini, docente di storia moderna all’Università dell’Aquila, Max Paleari, che ha illustrato il progetto Smart Alliance, la senatrice Stefania Pezzopane, l’onorevole Giulio Sottanelli, presidente della Bcc Gran Sasso d’Italia, l’assessore comunale alla cultura, Sabrina Di Cosismo, Ettore Barattelli, presidente Ance, Rinaldo Tordera, manager Asl dell’Aquila e il presidente della società Il Centro, Alberto Leonardis.
Ha concluso i lavori il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini. “In questo Paese si deve parlare di ricostruzioni”, ha detto il commissario De Micheli, rispondendo alle domande poste con la formula del question time, “perché sono tre i terremoti che stiamo gestendo, con modalità, tempi e aspettative diverse. Per la prima volta c’è una responsabilità politica in capo a una persona sola e a una struttura amministrativa centrale sola: i miei uffici del commissario e sottosegretario alla presidenza. Non è un caso. Il presidente Gentiloni voleva dare un messaggio chiaro ai territori colpiti dal sisma: la ricostruzione è un tema centrale e prioritario per il Governo”.
De Micheli ha, poi, detto: “Le ricostruzioni devono continuare ad essere importanti dopo anni: per ricostruire non ci vuole solo l’emotività dei primi 24 mesi, ma occorre un lavoro sfibrante di centinaia di persone. All’Aquila abbiamo un contingente, pagato dallo Stato, di 650 persone, in Emilia Romagna 500, nel nuovo cratere sono state autorizzate fino a 1.500 assunzioni. Sulla modalità di come gestire le gare in emergenza e nella seconda fase dell’emergenza di deve, invece, prendere una decisione che sia in equilibrio tra trasparenza e velocità: sul piano delle opere pubbliche, seppure con norme diverse, i problemi restano uguali per tutti i terremoti che stiamo gestendo”.
Su sollecitazione del presidente Mantini sono stati toccati i temi della ricostruzione, dello sviluppo sociale e tecnologico dell’Aquila, della smart city e del 5G, oltre al collegamento con Roma. “Ritengo che dobbiamo essere molto attenti al messaggio che lanciamo agli aquilani”, ha sottolineato il sindaco Biondi, “bisogna immedesimarsi nel momento in cui ci si trova di fronte al terremoto. A distanza di anni, c’è chi si erge e dà giudizi, anche se quel sisma l’ha vissuto da lontano e si è accorto dell’Aquila e del territorio solo a distanza di tempo, quando faceva chic interessarsi della nostra città“.
Biondi ha puntato sul futuro dell’Aquila: “La ricostruzione”, ha precisato, “può rappresentare una grandissima occasione di rigenerazione urbana, a partire dalle periferie“. Da Legnini un saluto finale e un augurio “rivolto alla città dell’Aquila e a tutto il territorio abruzzese. Un augurio di rinascita non solo fisica, ma sociale ed economica”.
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