Transumanza dei sapori a Roccamandolfi, seguendo un gregge di 300 pecore
La traversata è stata inserita nel calendario delle escursioni del CAI d'Isernia
Il successo delle precedenti edizioni e le incessanti richieste, hanno convinto l’azienda agrituristica “La Pecorella Nera” a ripetere – per il quarto anno consecutivo – la festa della transumanza a Roccamandolfi.
“Ideata quasi per gioco“, ricorda a TeleAesse il pastore Daniele Berlingieri: “All’inizio della stagione più calda, partendo da Santa Justa, conduco il gregge nella mia azienda di montagna, in località Fornello, restituendo agli ovini il pascolo libero sulle immense praterie del Matese; già da tempo, mentre percorrevo il tratturello, sognavo che questo breve viaggio delle pecore potesse diventare una sorta di rito popolare, mirato a non far disperdere ciò che è stata la storia della vera transumanza per le nostre popolazioni“.
La felice intuzione dei conungi Berlingieri, messa in campo insieme a un gruppo di amici, man mano, ha assunto delle dimensioni inimmaginabili, certamente dovute alle peculiarità che questa giornata, dal sapore rievocativo, è riuscita a comunicare a coloro che vi hanno preso parte: il fascino dell’avventura; la singolare escursione in montagna (circa 11 chilometri con un dislivello di 600 metri) al seguito di 300 capi; la genuinità dei cibi; la location stile western e – non ultimi – il calore umano e l’ospitalità dei padroni di casa.
Un’esplosione di esperienze sensoriali ineguaglaibili, tali da convincere uno dei referenti della Sezione isernina del Club Alpino Italiano, Tonino Loprevite, a far inserire questa escursione molisana – domenica 27 maggio – sul calendario del CAI. Un riconoscimento significativo, quanto importante, se si considera che la traversata è condivisa anche con gli iscritti della sezione campana di Piedimonte Matese (Ce). Quindi una visibilità ulteriormente amplificata, che richiamerà anche stavolta innumerevoli presenze.
L’avventura inizierà alle ore 7.30 – località Pisano – nell’agro di Macchiagodena, luogo ove staziona il gregge durante l’inverno. Poi la prima tappa a Roccamandolfi, Piazza della Repubblica, accolti dal primo cittadino Giacomo Lombardi e da un immenso buffet a base di tipicità locali. Al che, normalmente, verrebbe da pensare come la “fase gastronomica” sia già conclusa. E invece no, perchè il bello viene al termine di un paio di ore di marcia, dopo aver attraversato gli imponenti boschi, una volta antichi rifugi dei briganti, e le meravigliose distese di verde, colorate dai fiori. Uno sforzo piacevole ripagato poi sulle grandi tavolate della masseria “ Zio Antonio Magagnone” – a quota 1200 metri – imbandite con i pecorini freschi e stagionati, lavorati artigianalmente dall’azienda “La Pecorella Nera”, gli insaccati, la “polenta del tratturo”, le salsicce, gli arrosticini di ovini, e la “pezzata“cotta dentro al paiolo. Il tutto guarnito da fiumi di vino, pane e dolci fatti in casa.
Insomma, una giornata in cui si riescono ad approfondire le conoscenze sulla storia, la topografia e il folclore locale – immancabili i suonatori d’organetto – seguendo le orme di un mondo antico fatto di paesaggi incontaminati, ritualità, valori e amicizia. Info: recapiti indicati sulla locandina.
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