Castel di Sangro, ricompensa a chi ritrova un binocolo a un sessantenne: era il ricordo del nonno
“Era un oggetto antico che mi aveva lasciato mio nonno; aveva solo un valore affettivo“. E’ lo sfogo di un sessantenne in lacrime, che ha raggiunto la nostra redazione per denunciare la perdita di un vecchio binocolo, oggi pomeriggio, a Castel di Sangro, lasciato distrattamente nel box del lavaggio dell’impianto Verlingas, dentro una cassetta aperta, insieme ad altri attrezzi.
“Dopo aver lavato l’automobile ho tolto la cassetta, nella quale c’era anche questo binocolo (la foto mostra la fodera, simile a quella smarrita) per procedere all’uso dell’aspirapolvere”, spiega il cliente. Terminata quest’operazione sono ripartito, senza accorgermi di aver lasciato la cassetta sullo sgabello posto all’interno del box”.
L’uomo dopo qualche ora si è reso conto della dimenticanza, ritrovando la cassetta al suo posto, ma senza il vecchio binocolo, fedele strumento di tante passeggiate, riposto dentro una custodia in pelle. Oggetto al quale era particolarmente affezionato “Sarei in grado di riconoscerelo, anche per l’odore, tanto che questo oggetto mi aveva accompagnato sin da bambino, con le passeggiate insieme a mio nonno”.
La disperazione, dopo essersi reso conto di aver perso l’oggetto, si è trasfomata in un brutto malore, gestito da un medico che gli ha dato soccorso, ci racconta la moglie. Adesso quest’uomo è disposto ad elargire la somma di 200 euro a chiunque riuscisse a fargli riprendere possesso di “qualcosa che va oltre l’aspetto materiale“. “Provasse a cercare su Internet quanto vale, e si accorgerà che è solo un vecchio pezzo, che non ha nulla a che vedere con i binocoli di nuova generazione; e non ha un eccezionale valore di mercato”.
“Non me la prendo con chi l’ha preso – continua l’uomo – perchè trovandolo così, probabilmente, ha pensato fosse stato lasciato lì abbandonato. Io sono pronto a ringraziarlo anche in modo maggiore, se vuole. E qualora non volesse svelare la sua identità, potrà lasciare, anche in forma anonima, il binocolo al sig. Oreste Verlingieri, al quale poi, come già ho concordato, lascerò il giusto compenso”.
La speranza è l’ultima a morire. E ci piace pensare ad un bel gesto che farebbe onore a chi, forse, non poteva neanche immaginare il dolore procurato involontariamente a questa persona. “C’è l’odore del sudore di mio nonno e l’essenza del suo ricordo”, ha concluso disperato.
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.