Isernia, sito paleolitico “La Pineta”, riprendono i lavori: premiato il prof. Carlo Peretto
Anche quest’anno sono partite a pieno ritmo le attività di esplorazione dell’insediamento paleolitico de La Pineta di Isernia. I lavori si svolgeranno per tutto il mese di luglio e vedranno la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, oltre a studenti, specializzandi e dottorandi.
Le attività si concentreranno in particolare nell’esplorazione del livello più ricco di reperti, conosciuto con la sigla 3a. Oltre al recupero dei numerosi reperti litici e paleontologici appartenenti a specie animali estinte, si procederà al rilievo e alla registrazione di ogni informazione, compreso il loro stato di conservazione. Si passerà quindi al restauro e alla classificazione, fasi iniziali delle procedure di analisi e studio allo scopo di pervenire alla pubblicazione dei dati in riviste qualificate e in congressi internazionali
Gli studi sul giacimento de La Pineta assieme ad altre indagini svolte in giacimenti paleolitici molisani, come quello di Guado San Nicola (Monteroduni) e di Grotta Reali (Rocchetta a Volturno), sono stati oggetto di presentazione al Congresso mondiale di Preistoria e Protostoria promosso dall’Unione Internazionale di Preistoria e Protostoria (membro del Council of Philosophy and Human Sciences dell’UNESCO) tenutosi dal 4 al 9 giugno 2018 nella prestigiosa sede dell’Università Paris-Sorbonne.
In questo contesto internazionale, il prof. Carlo Peretto dell’Università di Ferrara e coordinatore delle ricerche è stato insignito del premio per l’interdisciplinarietà, gli sviluppi delle ricerche e la ricaduta formativa ad alta valenza specialistica relativi al cantiere di scavo de La Pineta. In questo modo la realtà isernina acquisisce una specificità e un riconoscimento che la pone, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, ancor più al centro delle problematiche riguardanti la nostra lunga storia evolutiva.
La qualità dei risultati raggiunti si deve a molteplici fattori che hanno creato un’ampia rete di collegamenti e di sostegni reciproci. In questo ambito, oltre all’Ateneo ferrarese, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio e al Polo Museale del Molise, fondamentali sono gli interventi e il supporto delle Istituzioni molisane, ed in particolare della Provincia di Isernia che ha trovato il modo di garantire, anche con strutture recettive, una concretezza ed una continuità temporale delle azione svolte.
Una continuità temporale che dura da 40 anni. Il 1978 fu l’anno della scoperta dell’insediamento; 40 anni che il 13 luglio 2018 ricorderemo qui ad Isernia con un’ampia manifestazione che a breve sarà completata nei dettagli e presentata al pubblico. Riemergeranno i ricordi che ormai sono anche racconto e storia per tutti ed in particolare per coloro che hanno vissuto questa lunga avventura.
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