Esclusivo – Macchiagodena apre all’agricoltura innovativa: dalla canapa opportunità occupazionali
Se ne è parlato durante una riunione nella casa municipale alla presenza dei cittadini ed i tecnici del settore
E’ possibile convincere i giovani a continuare a vivere in paese, senza avere un’occupazione? Quesito che l’amministrazione comunale di Macchiagodena, guidata dal sindaco Felice Ciccone, ha sollevato per stimolare il dibattito interattivo con un gruppo di cittadini, all’interno della sala consiliare. Il calo demografico è preoccupante, “sebbene il piccolo borgo del Matese non è inserito nell’elenco dei paesi che andranno a morire, almeno fino al 2050″, ha riferito alla platea il primo cittadino, che ha fatto riferimento ad uno studio eseguito da una società specializzata di Rionero Sannitico. Ma sono tanti in realtà i problemi collegati al delicato argomento. E in tutti i piccoli centri della zona.
“Dal settore dell’agricoltura si possono attingere idee e soluzioni valide, purchè siano innovative“, ha sottolineato l’agronomo, Mario Stasi, sindaco di Macchia d’Isernia, che attraverso le coltivazioni è convinto che si possano risolvere pure i problemi idrogeologici che attanagliano il Molise, oltre che a potenziare la filiera produttiva della regione.
A dare testimonianza di ciò che è possibile fare lavorando la terra, utilizzando nuove tecnologie, sono tre giovani del posto – Donato D’Itri, Antonio e Francesco Barile – i quali hanno dato vita ad un progetto aziendale, a dir poco originale, denominato “Adotta un orto“. Il successo ha fatto nascere la società srl DIBA, che già “naviga” alla grande sul mercato del web. Tale da catturare l’attenzione della trasmissione di Rai Uno “Linea Verde” che vi ha puntato le telecamere lo scorso anno. Si tratta di coltivazioni fatte attraverso internet, da casa o dall’ufficio, direttamente sull’orto; le verdure crescono con rigorosi criteri biologici su diversi appezzamenti di 28 metri quadrati. L’utente non deve usare vanghe e zappe, ma solo un mouse per procedere alle operazioni necessarie, e far crescere gli ortaggi. Il risultato, a maturazione avvenuta, si testa personalmente, quando arrivano i prodotti freschissimi a casa, appena colti, autogestiti attravero il sito naturavicina.it.
Il Comune di Macchiagodena dunque incoraggia al ritorno in agricoltura: i terreni sono straordinariamente fertili, favoriti da fattori ambientali ideali. Ciccone, proprio per far si che i giovani emulino l’idea, ha siglato un importante progetto a “chilometro zero” con l’azienda dolciaria molisana Papa, che prevede l’avvio di campi sperimentali, coltivati con piante di mandorlo e nocciolo.
Raccogliendo il suggerimento di un giovane oriundo emigrato a Francoforte, Costantino Gianfrancesco, esponente del partito ambientalista tedesco, venerdì scorso, si è parlato delle concrete opportunità economiche che potrebbero derivare dalla coltivazione in loco della canapa ad uso alimentare, tessile ed edilizio. “L’Italia è ad un passo avanti rispetto alla Germania, che impone alle aziende agricole almeno un’anzianità di otto anni, prima di concedere l’autorizzazione per la coltivazione della canapa”, ha osservato Gianfrancesco.
Ospiti dell’incontro – oltre a Masi – Giampiero Colella, presidente dell’Associazione Italiana Consumatori, ed il tecnico di coltivazione, Nicandro Colella.
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