Ernesto Che Guevara rivive all’Alberghiero di Roccaraso, intervista esclusiva al fratello Juan Martin
Tra i personaggi leggendari che appartengono alla storia Ernesto Che Guevara, più noto come il Che, all’unanimità viene collocato ai primi posti della classifica . Il suo mito legato alla rivoluzione Cubana, di cui è stato, insieme a Fidel Castro e Camillo Cienfuegos, il principale artefice, non conosce tempo, tant’è che continua a vivere anche nelle nuove generazioni che, pur non avendo piena consapevolezza delle sue imprese, lo associano comunque a qualcosa di positivo. Come fanno del resto molte aziende che ne sfruttano il nome per promuovere un loro prodotto.
Ne è prova che quando stamane nell’Istituto Alberghiero ‘De Panfilis’ si è presentato Juan Martin Guevara, il fratello minore del Che, qualche studente lo ha collegato a “quello delle magliette“. Sono bastati pochi attimi però, come ha riferito il docente Nunzio Marcelli, amico personale del figlio di Celia de la Serna, perché accadesse “una rivoluzione”, nel senso che i ragazzi, portati a distrarsi spesso durante le ore di lezione, sono rimasti attoniti ascoltando i racconti dell’anziano signore, preso d’assalto dagli studenti che sono riusciti a trattenerlo due ore.
L’evento è stato salutato anche dal sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, venuto appositamente per portare i saluti all’argentino, che a suo tempo conobbe il carcere per essere stato all’opposizione durante il governo della Giunta Militare, ma venne liberato grazie al suo cognome conosciuto in tutto il mondo. A prescindere dalla illustre parentela, Juan Martin si è rivelata una persona estremamente affabile e disponibile, che con l’Abruzzo ha un rapporto particolare.
TeleAesse ringrazia per il prezioso lavoro di traduzione Andrea Ferrante.
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